Stupiscono le affermazioni della senatrice Puglisi quando attribuisce ai sindacati gli effetti di una legge che è stata approvata dal suo Governo.
Sarebbe da chiedere in primo luogo perché all’Istituto Salvemini di Casalecchio su 18 docenti di sostegno, diciassette non erano presenti così da lasciare 60 ragazzi diversamente abili senza i professori necessari.
La chiamata diretta, al pari dell’algoritmo della mobilità, hanno prodotto questi risultati – sottolinea Giuseppe D’Aprile, segretario Regionale della Uil Scuola Emilia Romagna.
Se la senatrice Puglisi immagina di poter utilizzare il personale del potenziamento per le supplenze e per le emergenze del personale, in realtà compie un errore grossolano perché l’obiettivo della legge del suo Governo era quello di offrire alle scuole prospettive e attività didattiche in più.
Sulla scuola si stanno addensando e sommando le scelte politiche e tecniche che hanno caratterizzato l’attuazione di una legge sbagliata ed inattuabile, segnata da errori ed incongruenze che meritano di essere corretti.
La responsabilità e le risposte non possono che essere rivolte alla politica che ha attivato una riforma senza confronto e con scelte inaccettabili che devono essere assolutamente cambiate per il bene della scuola, di chi ci lavora e di chi ci studia.