Il rinnovo del contratto rappresenta la sede più corretta per affrontare la questione della formazione in servizio.
Pubblicata la nota sulla formazione del personale scolastico che anticipa il Piano nazionale di formazione previsto dal comma 124 della legge 107.
L’intervento della Uil Scuola è stato determinante per aver indotto la scelta del Miur di eliminare il riferimento all’obbligo annuale, anche di una sola unità formativa.
Le argomentazioni a supporto e di merito hanno evidenziato che l’obbligo per i docenti non può essere veicolato tramite una circolare, che in applicazione della legge, intervenga unilateralmente sui carichi di lavoro degli insegnanti, definiti per contratto.
La legge stabilisce infatti un principio, riconosce un bisogno ma non può da sola intervenire su tale ambito.
Anche la scelta di rimettere al collegio dei docenti la definizione delle aree, dei criteri e del numero delle ore di formazione da affrontare in carico ad ogni docente, obbligatoriamente, mostra molti limiti applicativi ed introduce ulteriori problemi.
Il collegio può riconoscere i fabbisogni, può individuare fonti, strumenti, opportunità, ma non può stabilire obblighi di lavoro aggiuntivi, rispetto a quelli già esistenti.
Spetta invece alla contrattazione, nazionale e integrativa d’istituto, delineare modalità tempi ed eventuali riconoscimenti economici dagli impegni derivanti.
Il rinnovo del contratto rappresenta la sede più corretta per affrontare la questione, nella sua complessità. In quella sede potrà essere concordato l’inserimento, anche nella contrattazione integrativa d’istituto, di aspetti di flessibilità negoziale, in modo da rispondere alle esigenze dell’autonomia scolastica.