Venerdì 24 settembre si è tenuto un incontro tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Istruzione e Ricerca e la Direzione del personale del Ministero dell’Istruzione, per discutere:
- del rinnovo dell’ intesa per la copertura dei posti vacanti del Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA);
- della Bozza di Decreto Interministeriale recante Disposizioni concernenti il concorso per titoli ed esami per l’accesso al profilo professionale del Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA).
Per la UIL Scuola hanno partecipato Giancarlo Turi e Pasquale Raimondo.
L’Amministrazione ha prospettato l’esigenza di rinnovare la validità dell’intesa finalizzata a coprire i posti di DSGA vacanti attraverso l’utilizzazione di personale interno, proponendo il rinnovo di quella appena scaduta. Ha poi illustrato la procedura del reclutamento che prevede un nuovo concorso ordinario per DSGA a pochi mesi di distanza dall’altro bandito nel 2018 e conclusosi nell’estate scorsa. Con quel concorso sono stati coperti solo parte dei posti disponibili e si è continuata a ignorare, colpevolmente, la problematica dei DSGA facenti funzione.
L’incontro non ha sortito alcun effetto, è stato interlocutorio e non è approdato ad alcun accordo. Per tali motivi, l’Amministrazione si è impegnata a fornire nei prossimi giorni i “numeri” sulle vacanze dei posti, sia in organico di diritto che in fatto, e a convocare un nuovo incontro per la ripresa del confronto sul concorso relativo alle progressioni economiche (concorso riservato).
La UIL SCUOLA, e in questo si è registrata la totale condivisione di tutte le Organizzazioni presenti al tavolo, ritiene che l’intera materia del reclutamento del personale DSGA debba essere affrontata in maniera organica ed unitaria, unificando la trattazione sia delle procedure ordinarie che di quelle straordinarie. In un contesto così delineato, la soluzione alle problematiche del personale precario (i DSGA facenti funzione), assume carattere prioritario.
La UIL SCUOLA ritiene altresì essere del tutto sbagliata la procedura del “reclutamento”, quella che il Governo del Paese ha messo al centro dell’agenda politica. Tutti gli atti più qualificanti della programmazione scolastica (Patto della scuola al centro del Paese, PNRR, Atto di indirizzo politico del Ministro per il rinnovo del contratto) contraddicono gli atti di gestione. E’ emblematico che nello stesso incontro, quello di oggi, si sono messe in campo due strategie contrastanti. Con la prima, l’intesa per la copertura dei posti di fatto vacanti, si mettono in atto i tentativi per recuperare le professionalità esistenti sul campo ricorrendo all’utilizzazione di quelle ben conosciute (assistenti amministrativi), con o senza titolo di studio; dall’altra si vorrebbe indire l’ennesima procedura concorsuale esterna, incentrata unicamente sul possesso del titolo di studio (diploma di laurea). Una procedura evidentemente sbagliata, che tenta di velocizzare l’iter amministrativo ricorrendo allo snellimento delle prove, ma incentrandole sul più scontato e inutile nozionismo. I programmi del concorso sono quelli dei percorsi di studio universitari. Al momento si contano quasi duemila posti vacanti di DSGA in organico di diritto, quelli di fatto sono diverse altre centinaia. Anche per il reclutamento della figura apicale del direttore amministrativo, quello che è chiamato a far funzionare la scuola concretamente, si registrano gli stessi errori riscontrati nelle procedure concorsuali dei docenti. Anche in quel caso, a fronte di 112.000 posti vacanti, tutti finanziati dal MEF, se ne sono coperti meno della metà. Un assurdo, considerata anche la pesante crisi occupazionale che investe l’intero paese da decenni oltre che un’offesa, gravissima, nei confronti delle migliaia di lavoratori amministrativi che, pur in assenza di un riconoscimento economico di prospettiva (la stabilizzazione nel ruolo ricoperto di fatto), continuano a far funzionare tutti i giorni la sempre più martoriata scuola pubblica.
La UIL SCUOLA continuerà a battersi per la soluzione della problematica dei DSGA facenti funzione rivendicando un’immediata procedura transitoria che, nel contempo, “sani” i disastri del passato, riconosca i giusti diritti al personale e consenta alle scuole di funzionare.
Occorre fare estrema attenzione a rimediare agli errori del passato e va immediatamente corretta la strategia sul reclutamento del personale. Quella sin qui praticata ha mostrato evidenti sprechi e inefficienze. Oggi, è a rischio l’intera programmazione economica in materia di politica scolastica resa possibile con i fondi del PNRR, frustrata da scelte politiche sbagliate. L’efficienza si persegue attraverso la valorizzazione professionale del personale, non con inutili procedure incentrate sulla misurazione del merito attraverso le conoscenze nozionistiche a detrimento di quelle professionali. Come spesso accadde, va corretto l’approccio culturale, le tecnologie sono strumentali allo sviluppo, al centro rimane solo ed unicamente la persona.