INIZIATIVA CONFEDERALE | Manifestazione unitaria 26 giugno

Manifestazione unitaria 26 giugno

LE NOSTRE POSIZIONI:

  • prevedere una fase transitoria con un nuovo piano di reclutamento che istituisca un corso-concorso per titoli e servizio con formazione in itinere, esame finale ed assunzione a tempo indeterminato, per tutti coloro che sono abilitati o specializzati sul sostegno e per tutti coloro che pur in assenza di abilitazione o di specializzazione vantano un’esperienza lavorativa di almeno tre annualità di servizio a tempo determinato;
  • prevedere, a regime, una riforma del sistema di reclutamento con contratti a tempo determinato triennali (da stabilizzare nel triennio), attraverso appositi percorsi formativi e di valutazione periodica e finale che ne prevedano la stabilizzazione alla fine dei tre anni per garantire la continuità didattica, il superamento dello squilibrio territoriale tra domanda ed offerta di lavoro e un sistema di reclutamento finalmente in grado di rispettare i tempi della scuola;
  • dare una soluzione di valorizzazione degli Assistenti amministrativi facenti funzione che non posseggono la laurea, attraverso un percorso riservato di reclutamento specifico;
  • avviare una nuova stagione di relazioni sindacali per i rinnovi contrattuali;
  • incrementare l’organico di 2.288 posti, del personale ATA relativamente al profilo del Collaboratore scolastico che consenta la mobilità degli ex LSU stabilizzati le cui procedure di internalizzazione e transito a tempo pieno, senza per questo dover intaccare aspettative legittime di altri precari dello stesso profilo;
  • eliminare i vincoli che condannano una parte dei docenti a restare sulla scuola di servizio assegnata, in sede di assunzione in ruolo, creando una inaccettabile condizione di disparità di trattamento, con evidenti profili di incostituzionalità;
  • investire in edilizia, in presidi sanitari per rendere sicure le scuole e organici adeguati alla riduzione di alunni per classe;
  • estendere il tempo scuola e diffondere al Sud il tempo pieno;
  • superare la distinzione tra organico di diritto e di fatto rendendo tutti i posti liberi e vacanti utili per l’assunzione a tempo indeterminato.