Turi: reperire le risorse e mutare i presupposti normativi
Assemblea dei quadri del pubblico impiego Uil
La filosofia del governo è fare e fare presto. Una sorta di furia riformatrice. Le leve di governo sono gerarchie burocratizzate. Ministeri commissariati dalle tecnoburocrazie. Queste non sono riforme sono controriforme. Sottraggono prerogative e diritti.
(…) E’ arrivato il momento di sfidare il Governo sulla riapertura dei contratti, ma per farlo servono due precisi prerequisiti:
Reperire le risorse per adeguare le retribuzioni di lavoratori sottopagati e demotivati che hanno i loro stipendi congelati al 2010 e che hanno subito una sensibile riduzione del potere di acquisto dei salari. Non si può più accettare che lo Stato utilizzi lo stipendio dei lavoratori della P.A. come una sorta di bancomat da cui prelevare le somme che gli servono.
Mutare i presupposti normativi per liberare la contrattazione da lacci e lacciuoli. Siamo al bivio, la contrattazione ed il sindacato sono riconosciuti e previsti dalla Costituzione. Non siamo noi i pericolosi eversori, siamo quelli che devono rappresentare l’elemento di tutela per i diritti dei lavoratori.
Infine, la legge 107/2015. La contrattazione dovrà essere lo strumento per superare le contraddizioni di una legge sbagliata, fatta senza alcun confronto ed in aperta controtendenza con il percorso normativo fin qui svolto. Andranno risolti i conflitti, tuttora aperti, con i principi costituzionali quali: la libertà di insegnamento e le prerogative degli organi collegiali che sono stati sacrificati sull’altare di un distorto autoritarismo del dirigente che ci riporta indietro nel tempo. (…)