Un intervento di restyiling non risolve i nodi strutturali che l’adozione frettolosa del decreto 19/2016 di riordino delle classi di concorso ha introdotto, nel ben noto ritmo della legge 107/2015.
Ben venga, per la UIL, la correzione degli errori materiali e di sviste ma questa non è certo sufficiente per portare a regime un riordino atteso da anni, con un conseguenze pesanti sulla vita e sulla professionalità di centinaia di migliaia di docenti.
L’incontro al Miur ha evidenziato un’apertura dell’amministrazione a gestire in modo flessibile l’entrata in vigore del nuovo sistema di catalogazione e le sue ricadute. Ma non è chiaro l’impatto sulle diverse tipologie di personale in servizio, sia esso a tempo indeterminato che determinato, diviso tra chi è già inserito nelle graduatorie ad esaurimento e chi invece lo è nelle graduatorie di istituto fino a coloro che hanno completato il loro piano di studi in vigenza dell’attuale sistema.
Per la UIL occorre sciogliere i seguenti nodi:
- Come intervenire strutturalmente in assenza di uno strumento legislativo adeguato: la delega sul reclutamento costituisce la via privilegiata per dare un segnale di reale attenzione ai tanti giovani che aspirano ad entrare rapidamente e con sistemi selettivi certi nel mondo scuola in fase di prima per applicazione.
- Dare avvio ad una fase transitoria di gestione mista che consenta di gestire in modo flessibile gli esuberi e i sopranumeri, sulla base di soluzioni simili alla tabella di atipicità per il personale di ruolo.
- Stabilire gradi e livelli di garanzia per il personale inserito nelle graduatorie ad esaurimento e di istituto, attraverso l’estensione delle tutele previste all’ articolo 5 del decreto.
Resta infine da chiarire, anche ai fini del contratto della mobilità, sulla base di quali criteri verranno definiti gli organici per il prossimo anno scolastico, considerando che il doppio binario è già vigente per le assunzioni fatte sulle graduatorie dell’ultimo concorso fondato sulle nuove classi.
La UIL ha già trasmesso al Miur numerose osservazioni e richieste di modifica che sono state accolte, come ad esempio sulle classi di insegnamento sui licei coreutici e musicali (tecniche di accompagnamento alla danza e teoria e pratica musicale per la danza).
Le osservazioni parzialmente o non accolte verranno ripresentate nuovamente anche in vista di un ulteriore incontro in cui l’amministrazione si è impegnata a comunicare i propri orientamenti e le soluzioni ai problemi posti.
All’incontro hanno partecipato Noemi Ranieri e Mauro Panzieri.