GPS | Incarichi a tempo determinato finalizzati al ruolo per docenti della I fascia GPS di sostegno (REPORT)

La bozza di decreto ministeriale riguardante la procedura di assunzione per i docenti iscritti nella I fascia GPS sul sostegno è stato l’argomento trattato nel corso dell’incontro tra le organizzazioni sindacali e il Ministero dell’istruzione.

Docenti specializzati sul sostegno e inseriti nella I fascia GPS

La legge 25 febbraio 2022, n. 15 (c.d. decreto Milleproroghe) ha previsto in via straordinaria, per l’anno scolastico 2022/2023, contratti a tempo determinato finalizzati al ruolo sui posti di sostegno vacanti e disponibili che residuano dopo le immissioni in ruolo per i docenti specializzati sul sostegno inseriti a pieno titolo (o che scioglieranno la riserva entro il 20 luglio) nella I fascia delle GPS.

Su questo punto resta ancora da capire se la procedura della c.d. “Call veloce”, che dovrebbe essere ripristinata per l’a.s. 2022/23, avverrà prioritariamente o in subordine rispetto alla procedura di assunzione dalle GPS.

Su quali posti

I posti disponibili saranno quelli unicamente vacanti al 31/8, esclusivamente su sostegno, per ciascuna provincia in cui l’aspirante è inserito nelle GPS di I fascia su sostegno e che residuano al termine delle ordinarie procedure di immissioni in ruolo.

Procedura

La domanda andrà presentata unicamente in modalità telematica attraverso l’applicazione “Istanze on Line (POLIS)” previo possesso delle credenziali SPID, o, in alternativa, di un’utenza valida per l’accesso ai servizi presenti nell’area riservata del Ministero con l’abilitazione specifica al servizio “Istanze on Line (POLIS)”.

L’indicazione circa il termine di presentazione dell’istanza sarà data con apposito avviso del ministero (lo scorso anno analoghe operazioni sono state espletate tra il 5 e il 16 agosto).

  • La mancata presentazione dell’istanza comporta la rinuncia alla partecipazione alla procedura.
  • La mancata indicazione di talune sedi è intesa quale rinuncia per le sedi non espresse.
  • La rinuncia all’incarico preclude il rifacimento delle operazioni anche per altra tipologia di posto.
  • In caso di rinuncia, resta salva la possibilità di partecipazione alle successive procedure di conferimento delle nomine a tempo determinato, qualora la rinuncia stessa pervenga entro il termine indicato dall’ufficio territorialmente competente.
  • L’assegnazione di una delle sedi indicate nella domanda comporta l’accettazione della stessa e contemporaneamente preclude il conferimento di un incarico di supplenze, anche per altra tipologia di posto.
  • La mancata assegnazione dell’incarico consente la partecipazione alle successive procedure di conferimento delle supplenze.

Cosa è previsto una volta individuati dalla graduatoria di I fascia

Una volta individuati, per tali docenti è previsto:

  •       la sottoscrizione di un contratto a tempo determinato esclusivamente nella provincia e per la tipologia di posto di sostegno;
  •     nel corso del contratto a tempo determinato svolgono il percorso annuale di formazione iniziale e prova ordinariamente previsto per i docenti neoassunti. Tale percorso si può rinviare all’anno scolastico successivo (e per più anni) per giustificati motivi (maternità, malattia ecc.) conservando il contratto a tempo determinato nella scuola di assegnazione;
  •    una volta valutati positivamente sostengono una prova disciplinare, che dovrà svolgersi entro il mese di luglio 2023, consistente in un colloquio di idoneità (che non dà punteggio) valutata da una commissione esterna all’istituzione scolastica di servizio;
  •   in caso di positiva valutazione del percorso annuale di formazione e prova e di giudizio positivo della prova disciplinare, il docente, precedentemente titolare di contratto a tempo determinato, è assunto a tempo indeterminato e confermato in ruolo, a decorrere dal 1° settembre 2022, o se successiva alla data di inizio dell’anno scolastico, nella medesima istituzione scolastica presso cui ha prestato servizio.
  •    eventuale giudizio negativo dell’anno di prova e formazione o della prova disciplinare:

ü  Nel caso in cui, a seguito dello svolgimento dell’anno di formazione e prova, il comitato di valutazione esprima un giudizio negativo, il docente, per un solo successivo anno, sarà chiamato a ripetere il periodo di prova e conseguentemente non accede alla prova disciplinare.

ü  Se, invece, il giudizio negativo è relativo alla prova disciplinare ciò comporta la decadenza dalla procedura di immissione in ruolo: il docente non avendo superato la prova disciplinare non potrà trasformare il proprio contratto da tempo determinato a tempo indeterminato.

POSIZIONE DELLA UIL SCUOLA

Per la UIL Scuola la misura prevista, con tratti sia pure positivi, non è sufficiente a sanare la piaga del precariato che è in continua crescita, siamo al 25% di precariato che non può che riversarsi negativamente su tutto il sistema. Questa misura già sperimentata lo scorso anno, non risolve il problema del precariato come da noi più volte auspicato e continua ad escludere migliaia di lavoratori. Continueremo a rivendicare un provvedimento specifico che più volte il ministro e il Governo hanno declinato, lasciando il sistema in una situazione di difficoltà che non è più consentita.

Infatti, la procedura prevista riguarda solo i posti di sostegno ed esclude totalmente sia i docenti abilitati di I fascia di posto comune/classe di concorso che i docenti non abilitati che vantano almeno i 3 anni di servizio, sia su posto comune che di sostegno

Per la UIL, quindi, si continuano a non dare risposte in termini di assunzioni a fronte di un precariato che cresce enormemente negli ultimi anni a causa di politiche sbagliate sul reclutamento mentre le migliaia di docenti esclusi continuano a far funzionare le nostre scuole, servendo lo Stato in scuole spesso di frontiera, lontano dalla famiglia e dagli affetti.  Anche per il prossimo anno scolastico non ci saranno le condizioni per coprire tutti i posti disponibili per i docenti mentre gli stessi, che sono utili per svolgere le supplenze, per garantire ai nostri studenti, il sacrosanto diritto allo studio, vanno bene anche i supplenti. Docenti utili a fare funzionare le scuole, non lo sono poi abbastanza per essere assunti in pianta stabile.

L’altro punto di attenzione è la procedura pasticciata con cui si svolgerà l’assegnazione dell’incarico. La UIL Scuola non è più disposta ad accettare ciò che è accaduto lo scorso anno: GPS piene di errori, incarichi revocati in corso d’anno e una procedura online per i docenti assunti dalla I fascia GPS che si è sovrapposta a quella per gli incarichi annuali.
Ripetere le procedure dell’anno scorso sanzionate, più e più volte, dalla Magistratura, non è indice di ragionevolezza e responsabilità. Serve implementare il percorso digitale con quello classico della convocazione in presenza che nelle fasi successive alla prima eviterebbe la caterva di errori ed omissioni che si sono tradotti in diritti ignorati e in un notevole contenzioso che ha visto l’amministrazione soccombente

Restano poi, come lo scorso anno, le due questioni critiche: quella strettamente relativa alla procedura prevista per le GPS e quella della prova disciplinare al fine di concludere l’anno di prova.

Il contratto che stipula il docente è infatti un contratto a tempo determinato (una inutile ulteriore mortificazione), la cui valutazione è demandata ad una commissione esterna. Sono due elementi di evidente contraddizione: il primo non è in linea con le direttive della Commissione europea sui contratti reiterati a tempo determinato; il secondo è un elemento inutilmente vessatorio verso una categoria di lavoratori della scuola per cui una commissione esterna dovrebbe valutare un percorso annuale di formazione del docente senza aver mai visto il docente ed eventualmente cassare la delibera della commissione di valutazione interna alla scuola. Una contraddizione inaccettabile. La UIL Scuola aveva chiesto già per i docenti assunti questo anno l’eliminazione di questa prova e ha ribadito anche in questa occasione l’inutilità e la discriminazione di una prova non conforme al percorso ordinario che seguono tutti gli altri docenti neo immessi in ruolo, il che la rende incostituzionale e vessatoria.

Per la UIL Scuola ha partecipato Paolo Pizzo. Per l’Amministrazione il Dott. Volontè.

fonte: uilscuola.it