La Uil Scuola Rua scrive al Ministero: “A oltre tre anni dall’emanazione bando, ancora oggi i candidati non sono mai stati risarciti. Servono trasparenza e risposte, altrimenti per tutelare gli iscritti, agiremo per vie legali”.
“Nelle more dei percorsi abilitanti, quando verranno risarciti i partecipanti?” È questa la domanda posta questa mattina dalla Uil Scuola Rua al Ministero dell’Istruzione e Merito in una lettera ufficiale.
In questi anni – sottolinea il Segretario nazionale, Paolo Pizzo – abbiamo assistito, nel merito, a un vuoto informativo da parte del Ministero dell’Istruzione. Se non avremo risposte, siamo pronti a adire le vie legali.
A oltre tre anni dall’emanazione del decreto (n° 497 del 28 aprile 2020) che prevedeva una procedura per esami finalizzata all’abilitazione per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado, i candidati si trovano in un limbo di incertezza – chiarisce il Segretario nazionale Paolo Pizzo.
Gli aspiranti, in possesso dei previsti requisiti, hanno presentato le domande di partecipazione nel giugno 2020, pagando anche il previsto contributo di segreteria, pari a 15 euro. Contributo che non è mai stato restituito nonostante il concorso non sia mai partito e le nostre ripetute sollecitazioni.
Di fronte a questo vuoto informativo e al legittimo interesse dei candidati, in assenza di una risposta concreta alla richiesta formale appena presentata, avvieremo un’azione giudiziaria – conclude il Segretario.
fonte: FEDERAZIONE UIL Scuola RUA