RASSEGNA STAMPA | il Resto del Carlino: Veltri “Cervellone in tilt, è caos supplenze”

Scuola, Uil in allarme: “Cervellone in tilt, è caos supplenze”

Sotto accusa l’algoritmo del Ministero con cui si assegnano gli incarichi ai docenti precari. Veltri, segretario Uil regionale: “E’ programmato male, meglio tornare alle convocazioni in presenza”

Bologna, 31 agosto 2023 – “E’ un meccanismo assurdo, diabolicamente assurdo”. Di fronte all’ennesima telefonata di un insegnante precario danneggiato nell’assegnazione delle supplenze annuali da Gps (Graduatorie provinciali per le supplenze), il segretario della Uil Scuola Emilia Romagna, Serafino Veltri sbotta.

Da tre anni a questa parte, “ogni anno scolastico inizia nel caos: l’informatizzazione dell’assegnazione delle supplenze è stata studiata e peggio ancora elaborata in modo del tutto errato”. Sul banco degli imputati, la Uil Scuola mette il cervellone o meglio l’algoritmo, approvato dal Ministero dell’Istruzione, con cui si assegnano le supplenze annuali o gli spezzoni (dalle 6 ore in su) ai docenti precari, attingendo dalle Gps.

Disagi anche per il personale Ata

Ad onor del vero neanche gli Ata, il personale non docente, ridono. Hanno le assunzioni in presenza, ma “l’anno scorso le loro nomine si conclusero, in modo assurdo, alle 3.30 del mattino”, ricorda Veltri. Tutta colpa dell’algoritmo “programmato male – accusa il segretario della Uil Scuola regionale -. Di fondo, il problema nasce dalla tempistica: le richieste dei candidati (150 preferenze, ndr) devono avvenire, senza conoscere i posti disponibili, entro il 31 luglio”.

Questo in contemporanea “con le operazioni legate alle immissioni in ruolo (assunzioni a tempo indeterminato, ndr) attingendo dalle graduatorie del concorso e da Gps”. Da lì discendono i “guai odierni”. Perché? “Molti candidati – prosegue Veltri – hanno scelto la sede per la supplenza da Gps e, allo stesso tempo, hanno partecipato ai ruoli da Gps e da concorso”. Risultato: «Molti hanno ottenuto il ruolo, ma il cervellone, se il candidato non ha rinunciato per iscritto alla supplenza, gliene ha assegnata una da Gps lo stesso”.

“Danneggiati i precari con punteggi alti”

Con la conseguenza che “i precari con punteggi alti vengono danneggiati: non possono avere l’incarico perché è assegnato a chi è di ruolo e non ha rinunciato. Quella cattedra andrà a chi ha un punteggio minore del loro, ledendo così i diritti di chi in graduatoria si trova in posizioni migliori”. D’obbligo aprire una parentesi e spostarsi su Facebook: chi è stato assunto doveva ritirare la domanda di supplenza nelle Gps. Di fatto doveva inserire una spunta. Niente di automatico, quindi. Purtroppo molti non l’hanno fatto e i colleghi precari danneggiati li accusano di menefreghismo. Pe non farsi mancare niente, i docenti neo assunti si sono visti arrivare una mail con un link per inserire la famosa spunta. Be’, il link non funziona.

“Questa situazione – avverte Veltri – sta portando a contenziosi legali infiniti che potevano essere evitati se le operazioni fossero state fatte col cervello umano e non con quello informatico. Abbiamo già dei ricorsi pronti. Speriamo in una soluzione: è ingiusto che docenti precari che lavorano da anni, vengano scavalcati e i loro posti vadano a colleghi con meno esperienza”. Per la Uil Scuola, la soluzione (anche paradossale) c’è: “Basterebbe tornare ad effettuare le convocazioni in presenza, di sicuro più lunghe, ma di certo meno caotiche ed enormemente errate”.

fonte: il Resto del Carlino
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