Il Presidente della Commissione Cultura della Camera, On.le Luigi Gallo, alla presenza dei componenti il Comitato tematico specifico composto dai parlamentari: Lucia Azzolina, Anna Laura Montevecchi e Marco Bella, ha incontrato i Segretari dei Sindacati della Scuola al fine di effettuare un approfondimento sul D.L.36/2022. Lo stesso approderà in aula alla Camera lunedì 20 p.v., alle ore 17.00, per essere trattato entro la mattinata del successivo giorno 21. È stato preannunciato un gran numero di emendamenti al provvedimento.
La Uil Scuola, intervenendo, ha specificato che i provvedimenti che stanno riguardando il mondo della scuola vanno in direzione opposta alle esigenze che il sindacato rappresenta da tempo immemorabile ai livelli politici istituzionali.
Più specificamente, le misure contenute nel PNRR 2 (la gergalità utilizzata dalla politica per definire il D.L.36/2022) rappresentano un’autentica insidia per la scuola pubblica del Paese in quanto ne mettono pesantemente in discussione le sue parti fondanti ed i suoi principi costituzionali. È stato ribadito, come prima ancora del Decreto, altri provvedimenti, sempre posti a base del PNRR, avevano destato delusione e critiche da parte del mondo della scuola. Erano giunti, del tutto inefficaci, i provvedimenti sul decongestionamento delle classi e quello, in fieri, sull’istruzione terziaria professionalizzante. Il D.L. 36/2022, la prima delle nove riforme previste per la scuola, ha poi completato un contesto già molto critico.
Reclutamento e formazione rappresentano i due ambiti trattati e su entrambi gravano pesantissime critiche, le stesse che hanno determinato lo sciopero generale del 30 maggio scorso.
È stato chiesto ai parlamentari del Movimento di stralciare, prioritariamente, tutte le norme che impattano con le norme contrattuali, attesa la palese ingerenza del Governo sulla materia. Situazione questa che sta provocando grave imbarazzo considerato che si è nel pieno della trattativa condotta con l’ARAN per il rinnovo CCNL. È improponibile costruire da un lato il reticolo contrattuale per affrontare e risolvere le tante questioni aperte, per poi dover contrastare, nella stessa sede, le norme che il Parlamento si appresta a legiferare.
Nel merito, il reclutamento trascura del tutto la condizione dei duecentomila e passa precari, proponendo percorsi irrigiditi e resi ancora più complessi, oltre che onerosi. La Uil scuola ha affermato di dubitare della reale volontà di risolvere il problema endemico del precariato, considerando come le misure proposte vadano in direzione opposta.
Sul secondo aspetto, quello della formazione, la situazione è stata rappresentata in modo ancor più problematico. La formazione sta diventando un’autentica ossessione per il Governo, è stato evidenziato come sia un grave errore imporla per legge, senza risorse specifiche, discriminando il personale scolastico in base alla posizione giuridica rivestiva (neo immessi in ruolo, di ruolo). La materia va ricondotta nell’ambito delle competenze della scuola autonoma. La scuola di Alta Formazione rappresenta poi una vera e propria insidia per la libertà di insegnamento, un dannoso orpello burocratico pensato per l’etero direzione dell’ambito.
Concludendo i lavori e programmando nuovi momenti di confronto, l’On.le Lucia Azzolina, coordinatrice del Comitato tematico, ha espresso una sostanziale condivisione sulle posizioni espresse dai sindacati scuola. Ha asserito che il modello adottato dalla scuola primaria (quello con titoli di studio abilitanti), può costituire un prototipo anche per la scuola secondaria. Ha criticato aspramente il sistema dei crediti paventando un’ulteriore espansione di un mercato già molto florido. Ha definito il nuovo sistema di reclutamento proposto dal Governo un percorso a ostacoli e, sul precariato, ha condiviso le perplessità della Uil Scuola circa la mancanza di una reale volontà di superarlo. Ha criticato il testo anche nella forma (è scritto male!) ed ha dichiarato la contrarietà del Movimento a qualunque taglio sulla scuola, sia nella parte che riguarda il personale che in quella relativa alle risorse finanziarie. Ha concluso citando la situazione decisamente critica in cui versa il personale ATA coinvolto con tutte le sue diverse componenti in una gravissima emergenza senza sbocchi (dotazioni di organico insufficienti, profili datati, assenza di valorizzazione). Ha invitato i Sindacati a continuare il pressing nei confronti di tutte le forze parlamentari, assicurando l’appoggio del Movimento.
La Uil Scuola giudica positivamente il confronto avviato, anche se tardivo. Un’azione ex post, a norme già varate dal Governo, è una modalità scarsamente democratica, che pone enormi difficoltà nel modificarla.
Le azioni di contrasto si intensificheranno nei prossimi giorni anche alla luce della grande risposta del personale scolastico allo sciopero. Dopo l’ottimo risultato conseguito in occasione del rinnovo delle RSU e la partecipazione importante di ieri, La Uil Scuola proporrà, unitamente alle altre Organizzazioni sindacali, nuove iniziative di lotte a sostegno della vertenzialità aperta.
fonte: uilscuola.it