Riparte la stagione del rinnovo dei contratti collettivi. È questo l’esito dell’incontro avvenuto oggi, 17 marzo, tra Uil Scuola, FLC Cgil e il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
La riunione, scaturita a seguito della diffida che le stesse Organizzazioni sindacali avevano effettuato nei confronti del titolare del Dicastero dell’Istruzione, ha dato esito positivo: “Esprimiamo soddisfazione – ha sottolineato il Segretario generale UIL Scuola Pino Turi -. Riteniamo che ci siano finalmente le premesse per avviare una nuova pagina delle relazioni sindacali con il Ministro Bianchi”.
Il conflitto, si ricorderà, è stato determinato dalla sottoscrizione del contratto sulla mobilità con un’unica sigla sindacale (la Cisl Scuola) al quale il Ministro cadendo in un’azione antisindacale per la quale è depositato un ricorso ex art 28 della legge n. 300/70, aveva riconosciuto piena validità.
Uil Scuola e Flc Cgil, congiuntamente, hanno avviato un’azione legale per il riconoscimento del comportamento antisindacale da parte del Ministro finalizzato a ripristinare corrette relazioni sindacali e fare venire meno il comportamento ostile del Ministero stesso e continuare la trattativa per il rinnovo del contratto sulla mobilità, la cui validità è recentemente scaduta.
Dopo l’incontro, il Ministro ha assicurato che provvederà a riconvocare tutti i sindacati della scuola, per riprendere definitivamente una relazione corretta e senza controversie.
Durante l’incontro, il Ministro Bianchi ha anche dato riscontro ad una forte richiesta da tempo sollecitata dalla UIL Scuola, vale a dire tornare alla normalità del dopo pandemia eliminando gli ostacoli che hanno impedito il lavoro a pieno titolo del personale sospeso, insieme con la proroga per l’organico scolastico per l’emergenza (personale Ata e docenti) fino al termine delle lezioni.
“Rinnoviamo al Ministro tutta la nostra disponibilità, in sede politica e non giudiziaria, per la ripresa di un sistema di relazioni sindacali finalmente aperto al cambiamento e in grado di recepire le tantissime istanze che provengono dai lavoratori della scuola, a partire dal rinnovo del CCNL e da quelli dei precari la cui consistenza ha toccato livelli quantitativi insopportabili (300 mila n.d.r.), con inevitabili ricadute negative sull’intero sistema scolastico – conclude Turi – A margine dell’incontro il ministro ha dato la propria disponibilità nell’ambito dei lavori del Consiglio dei Ministri per portare a soluzione le problematiche tuttora aperte, a partire dalla conferma dell’organico Covid”.