La Caporetto dei concorsi: così la Uil scuola si era espressa, questa estate, sul concorso per le discipline STEM.
Uno dei pilastri del decreto sostegni bis, che aveva previsto 6.129 posti da occupare con modalità immediata, già per l’anno scolastico in corso è stato un disastro annunciato, e poi un flop, confermando, se ce ne fosse ancora bisogno, il fallimento dell’attuale sistema dei concorsi: prove difficili, modalità d’esame discutibili, mancanza di tempo per rispondere ai quesiti, grosse difficoltà organizzative e soprattutto tante rinunce.
Lo ripetiamo da tempo – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – la scuola non ha alcun bisogno di concorsi di abilità.
Per questo continueremo a rivendicare una soluzione transitoria che accompagni la situazione a regime, tutta ancora da definire: la soluzione al problema del precariato resta un nuovo sistema di reclutamento a regime che preveda formazione ed attività di tutoraggio e che preveda, in una fase transitoria la stabilizzazione, con concorsi per titoli e servizio, per tutti coloro che vantano un’esperienza lavorativa di almeno trentasei mesi con assunzioni a tempo indeterminato.
All’interno dei tanti docenti con 36 mesi di servizio e con relativa esperienza ci sono già docenti appartenenti alle discipline STEM.
Vanno solo resi stabili. Se è vero, come è vero che non si trovano docenti disponibili per incarichi nelle scuole, non sarebbe meglio stabilizzare coloro che alla scuola già si dedicano da anni e con risultati positivi?
Urgente è un momento di approfondimento e verifica con il ministero; rivendichiamo l’attivazione del tavolo sul reclutamento peraltro previsto e mai attivato dal Patto per la Scuola che provvederemo a formalizzare, affinché sia reso veramente operativo.