In apertura di incontro l’Amministrazione ha fornito l’informativa sulla gestione delle “quarantene” in ambito scolastico.
Nell’incontro odierno (3 novembre 2021) tenuto con il Capodipartimento del MI, dott. Jacopo Greco, l’Amministrazione ha ritenuto di non condividere la bozza della nota tecnica predisposta dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute, dal Ministero dell’Istruzione e dalla Conferenza delle Regioni. Nota, già apparsa prima di quest’incontro, su diversi siti online.
Ancora una volta, si è preferita la strada “irrituale” di esporre al Tavolo nazionale permanente sulla sicurezza le slide di sintesi della nota medesima, dandola, di fatto, come acclarata.
Le Organizzazioni sindacali della scuola non sono state minimamente coinvolte nella stesura della bozza della nota tecnica che, ancora una volta, scarica sulle scuole e sui dirigenti scolastici una serie di adempimenti che sono tutti di competenza delle ASL e degli Uffici di Prevenzione.
La UIL Scuola, pur condividendo il rientro e il permanere in presenza delle attività didattiche, prende le distanze dai contenuti e dalle conseguenti procedure organizzative dei tracciamenti dei contagi da SARS-COVID19, che vanno eseguiti dalle ASL di competenza e non dai dirigenti scolastici, già oberati di adempimenti di ogni tipo. Non è, tantomeno, accettabile, che i referenti Covid delegati dei dirigenti scolastici trascurino le loro mansioni professionali, sottraendo diritto allo studio agli alunni, per dedicarsi a compiti inusitati e impropri.
Alla scuola vanno riconosciuti i compiti che gli ordinamenti scolastici le assegnano, senza farne un’appendice periferica delle ASL.
La UIL Scuola ha chiesto con fermezza che si ritorni ad istituire la figura del medico scolastico con i presidi sanitari annessi, al fine di sollevare le scuole da incombenze extra istituzionali. Valutando anche la sempre più evidente difformità dei comportamenti dell’Amministrazione rispetto ai contenuti del Protocollo sulla Sicurezza sottoscritto il 14 agosto scorso, la UIL Scuola ha richiesto la convocazione di un immediato incontro monotematico. Al riguardo è stata rappresentata l’esigenza di approfondire gli aspetti relativi alla mancata concessione della proroga dei contratti c.d. Covid stipulati con il personale ATA, la cui vigenza scade il 30 dicembre 2021, che, qualora non superata, costituirebbe una forte limitazione nelle azioni di contrasto alla pandemia.