Per la UIL servono politiche espansive attraverso un provvedimento straordinario
L’informativa sulla circolare dell’organico docenti per l’anno scolastico 21/22 è stata al centro dell’incontro odierno tra Amministrazione e Organizzazioni Sindacali.
Per il Ministero era presente il Direttore Generale Filippo Serra; per la UIL Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Paolo Pizzo.
La bozza di circolare illustrata dall’amministrazione ricalca le decisioni assunte dal Decreto Interministeriale ed è la fotocopia di quella dello scorso anno.
La circolare serve soprattutto all’amministrazione per anticipare alle scuole, in vista del nuovo anno scolastico, i contenuti del D.I. che dovrà essere registrato.
Il Governo, a parole, mette la scuola tra le priorità del Paese ma di fatto la tiene ai margini delle politiche governative.
Su questa materia resta il giudizio fortemente negativo della Uil scuola che ha ribadito la necessità di dare risposte concrete e immediate alle scuole, a maggior ragione in questo momento in cui l’emergenza epidemiologica continua a non risparmiare il nostro Paese.
Lo scorso anno è stato dimostrato dai fatti che la scuola senza organici adeguati non è in grado di funzionare. Serve un cambio di passo e di politica.
L’organico presentato dall’amministrazione è un organico pensato con modalità pre Covid, frutto peraltro di tagli draconiani che creavano problemi didattici non indifferenti e che ora, con la pandemia, sono impossibili da reggere sia sul versante della sicurezza che della didattica..
Oggi non è tempo di politiche di contenimento ma di politiche espansive.
Ci chiediamo a cosa servono le risorse della Next Generation EU se non si investe nelle strutture portanti del sistema scolastico che è rappresentato dall’organico che dovrebbe essere strutturato su più anni (almeno triennale) per fare programmazione e passare da contratti a termine annuali a quelli triennali.
I contingenti proposti non rispondono alla necessità di ridurre il numero degli alunni per classe, condizione necessaria per riportarli in presenza e in sicurezza.
Per la UIL serve un provvedimento politico urgente che preveda una revisione complessiva degli organici, necessario a ridurre gli alunni per classe e far partire la scuola da settembre in sicurezza con una prospettiva di stabilità pluriennale.
Non ci potrà essere sicurezza senza un’azione politica di investimento sugli organici.