Ministero Istruzione

MOBILITA’ / IL CONFRONTO PROSEGUE IN SEDE TECNICA IN ATTESA DI UNA DEFINITIVA RISOLUZIONE POLITICA

Per la UIL: l’approfondimento tecnico delle ordinanze ministeriali è subordinato all’accordo politico, senza il quale si andrà verso la mobilitazione.

È proseguito l’incontro tra il Ministero dell’Istruzione ed i Sindacati della scuola sul tema della mobilità. Per il ministero era presente il Direttore generale Dr. Filippo Serra; per la Uil Scuola Antonello Lacchei, Paolo Pizzo e Giuseppe Favilla.

La riunione ha affrontato l’esame delle Ordinanze ministeriali relative alla mobilità del personale docente, educativo, di religione cattolica ed ATA per l’anno scolastico 2021/22.

Risolti i nodi tecnici si è in attesa della risoluzione politica.

  • DOCENTI

La Uil scuola, per quanto riguarda l’ordinanza ministeriale relativa ai docenti, ha posto l’accento sulla problematica del requisito dell’abilitazione ai sensi del DPR 19/16 così come modificato dal DM 259/17 per le classi di concorso A-53, A-55, A-63 e A-64, ai fini della partecipazione alle operazioni di mobilità professionale sui Licei musicali, per i docenti titolari su altra classe di concorso.

La Uil scuola ha ricordato all’Amministrazione di aver sollecitato il ministero in più occasioni per uno specifico intervento normativo, che potesse garantire, nel tempo, il requisito dell’abilitazione, anche in occasione dell’istituzione delle graduatorie provinciali per le supplenze per le quali, ai docenti abilitati nelle classi di concorso exA031, A032 e A077 in possesso dello specifico titolo di studio richiesto per ogni classe di concorso e con il servizio, è stata data comunque la possibilità di inserirsi nella fascia degli abilitati per le classi di concorso dei licei musicali. Questo al fine di legittimare la loro posizione senza ricorrere a ulteriori fasi transitorie.

Pertanto, la Uil scuola, per ovviare a tale problematica che riguarderà anche la prossima mobilità, ha suggerito la soluzione per cui tutti i docenti in possesso del requisito dell’abilitazione ai sensi del DPR 19/16 dovranno avere la possibilità di richiedere il passaggio di ruolo sui Licei musicali così come è stato già consentito per le graduatorie provinciali (GPS). La fase transitoria deve quindi proseguire sempre in attesa di una norma che regoli definitivamente la materia.

Su questo punto l’Amministrazione si è riservata di valutare la proposta.

È stato anche chiarito che tutti i docenti che hanno superato il concorso del 2016 e inseriti nella graduatoria come “idonei”, potranno ora vantare la valutazione del titolo “superamento di un concorso” (12 punti), sia nelle graduatorie interne di istituto che nella mobilità al pari dei docenti individuati come “vincitori” dalle stesse graduatorie.

  • ATA

L’OM non si discosta da quelle degli anni precedenti. Per i neo-assunti DSGA la Uil ha chiesto di trovare un punto di equilibrio per garantire il rispetto delle graduatorie di merito nell’assegnazione della sede definitiva a coloro che ne hanno ricevuta una, non vacante, in corso d’anno.

  • EX LSU

Tra gli argomenti si è affrontato anche quello della revisione del CCNI relativo EX LSU e COCOCO, stabilizzati attraverso disposizioni di legge. A questo proposito la UIL ha ricordato che, tra gli impegni richiesti al Ministro, c’è quello dell’ampliamento dell’organico dei collaboratori scolastici dei 2.228 posti utilizzati per la trasformazione dei contratti di questo personale da tempo parziale e tempo pieno. L’esame del testo contrattuale è stato rinviato in attesa delle scelte politiche che dovranno essere assunte nel breve periodo.

  • IRC

Riguardo l’OM mobilità IRC, la UIL scuola ha contestato il vincolo previsto nella bozza dell’ordinanza che bloccherebbe i docenti per 5 anni nell’istituzione scolastica.

I docenti di religione cattolica non sono infatti titolari in una sede specifica bensì in un territorio corrispondente con la diocesi.

L’amministrazione ha raccolto tale proposta e si è resa disponibile ad eliminare la parte relativa al vincolo dalla bozza dell’ordinanza.

Altri due punti sono stati oggetti delle nostre osservazioni:

  • la necessità di superare il tipo di configurazione di titolarità che ad oggi risulta anacronistico.
  • La corretta formulazione delle graduatorie regionali dei docenti IRC e i relativi adempimenti degli USR in cui si chiarisca che per gli insegnanti di religione cattolica si dà luogo alla compilazione e pubblicazione di una graduatoria regionale articolata in ambiti territoriali diocesani per ciascun settore formativo attribuendo i punteggi sulla base delle tabelle allegate al contratto collettivo nazionale integrativo, con le precisazioni concernenti i trasferimenti d’ufficio. La proposta di modifica renderebbe indubbio che anche nel caso dei docenti di religione si debba obbligatoriamente procedere alla compilazione e pubblicazione delle graduatorie finalizzata/utile per la mobilità annuale (utilizzazioni e assegnazioni provvisorie), al di là della presenza o meno certa o quasi di docenti soprannumerari.

Per quanto riguarda la posizione complessiva sul corretto avvio del prossimo anno scolastico, la UIL scuola resta ferma sulla necessità delle modifiche sostanziali che non ritiene più differibili, ritenendo altresì che l’approfondimento tecnico delle ordinanze ministeriali è subordinato all’accordo politico, senza il quale si andrà verso la mobilitazione.

Di seguito i punti che dovrà contenere l’accordo politico:

  • individuare urgentemente uno strumento normativo che consenta di sospendere per l’anno scolastico 2021/2022 l’applicazione del vincolo di permanenza quinquennale sulla sede di assunzione in ruolo, sia nella mobilità che nelle assegnazioni provvisorie, con l’obiettivo di ridurre le situazioni di lontananza dei docenti dalle loro famiglie;
  • favorire il riavvicinamento a casa dei docenti c.d. “immobilizzati” anche attraverso la revisione delle aliquote relative alla mobilità territoriale interprovinciale. La materia della mobilità delle persone deve restare nell’alveo della contrattazione e non può essere stravolta da atti di legge ostili verso il personale la cui gestione in termini di mobilità è sancita contrattualmente;
  • fare in modo che la mobilità degli ex LSU stabilizzati con le procedure di internalizzazione e transito a tempo pieno, avvenga contestualmente agli atti necessari ad incrementare di 2288 posti l’organico di diritto dei collaboratori scolastici, con un particolare riguardo a quelle province dove la procedura di stabilizzazione assorbe i posti vacanti in organico di diritto;
  • superare il blocco quinquennale per i DSGA neo-assunti, salvaguardando i diritti dei vincitori di concorso che non hanno potuto avere una sede nel corrente anno scolastico a causa dei ritardi da parte dell’amministrazione nella pubblicazione delle graduatorie di merito.

Analogamente si dovrà intervenire sulle aliquote della mobilità della dirigenza scolastica al fine di consentire il rientro nelle Regioni di residenza.