“Basta con la retorica, si faccia e non si dica”
“Che il Cts continui ad affermare che le scuole siano un luogo sicuro non è certo una novità. Tuttavia, se ha
bisogno di dimostrarlo con ardite comparazioni europee, vuol dire che non ne sembrano neanche tanto convinti, ovvero non lo sono i decisori politici”.
“Che le scuole vadano riaperte in presenza e aggiungiamo noi, in sicurezza – evidenzia Turi – è una nostra precisa rivendicazione che il governo deve realizzare nella pratica quotidiana.
Per farlo dovrebbe rispondere ad alcune domande che restano inevase: perché non si è attuato il protocollo sulla sicurezza sottoscritto con i sindacati ad Agosto?
In quell’accordo tra l’altro si prevedeva una commissione interna in ogni scuola che avrebbe verificato nello specifico gli standard di sicurezza”.
“Perché non si sono realizzati i presidi sanitari? E perché non si sono ridotti gli alunni per classe? E perché la finanziaria stanzia 30 miliardi per garantire standard di sicurezza per gli esami di Stato se le scuole sono già
sicure? Pertanto basta con la retorica e si faccia e non si dica, ma è questo il problema, è più facile dire che fare.
Abbiamo perso un’altra settimana – conclude il segretario generale della Uil Scuola – per fare ciò che serve: aprire le scuole in presenza e in sicurezza“.