La riapertura delle scuole a settembre è stato l’oggetto del confronto tra il Governo, i Sindacati e le Associazioni della società civile, svoltosi, questo pomeriggio, in videoconferenza, alla presenza del Premier Giuseppe Conte.
Per la Uil hanno partecipato il Segretario generale, Carmelo Barbagallo, il Segretario generale aggiunto, Pierpaolo Bombardieri, il Segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Ci vuole un piano, finanziato da un provvedimento legislativo organico – questo il punto centrale per la Uil Scuola.
I Sindacati di categoria si sono presentati con un documento condiviso, chiedendo un provvedimento legislativo organico, un Piano finanziato, per poter riaprire le scuole a settembre e garantire le consuete attività scolastiche in assoluta sicurezza per il personale e per gli alunni.
“L’obiettivo – ha detto Barbagallo – è quello della ripresa dell’attività didattica in presenza, quanto più possibile diffusa e generalizzata. Ma perché ciò avvenga secondo i necessari criteri di sicurezza, servono risorse e più personale. In questo quadro, si inserisce anche la richiesta di assunzione e di tutele per i precari.
Peraltro – ha proseguito il leader della Uil – noi chiediamo che le scuole siano ristrutturate, per assicurare l’incolumità di chi le frequenta e di chi ci lavora e, inoltre, che si investa in tecnologie e digitalizzazione, così da strutturare una didattica più moderna ed efficiente.
In sostanza, serve un piano che si accompagni al Protocollo del Comitato Tecnico Scientifico. E, tal proposito – ha concluso Barbagallo – le indicazioni che sono state definite dai Sindacati di categoria rappresentano, certamente, un punto fondamentale per una ripresa dell’attività didattica che dia garanzie e prospettive agli studenti e al personale scolastico”.
Nessun piano organico di intervento – è il commento al termine della riunione del segretario generale Uil Scuola.
Dalla ministra Azzolina, la speranza nella buona sorte, che faccia scendere la curva epidemica. Si continua ad ascoltare e nessuna idea.