Le misure varate a più riprese negli ultimi giorni indicano sempre più esplicitamente che l’adozione di forme di smart working debba intendersi come modalità ordinaria, al fine di limitare la presenza del personale negli uffici ai soli casi in cui la presenza fisica sia indispensabile e inderogabile per lo svolgimento delle attività, nel caso delle Istituzioni scolastiche quelle che le stesse sono tenute a garantire in forma minima essenziale.
Poiché dunque, nella presente situazione, è il lavoro in presenza ad assumere carattere di straordinarietà, chiediamo che siano impartite urgentemente chiare indicazioni in tal senso alle istituzioni scolastiche, in particolare prevedendo:
- Interruzione del lavoro in tutte le situazioni nelle quali non risulti possibile l’osservanza delle disposizioni riguardanti il distanziamento fra le persone, né la messa a disposizione di materiali e strumenti idonei alla prevenzione del contagio; è infatti evidente, in tal caso, il venir meno delle condizioni di sicurezza che vanno invece assolutamente garantite
- Chiusura di tutti i plessi non sedi di segreteria
- Svolgimento generalizzato del lavoro agile esteso a tutte le figure professionali
- Lavoro in presenza unicamente per far fronte alle limitate inderogabili esigenze che possono riscontrarsi in particolari tipologie di istituti scolastici, in relazione ai minimi di servizio (convitti, aziende agrarie, stipendi e altre inderogabili attività che possono essere di volta in volta individuate dall’amministrazione).
- Moratoria di tutte le scadenze imminenti
Alla luce delle disposizioni contenute nel DPCM 11 marzo 2020, si chiede alla S.V. di attivarsi affinché siano assunte, a livello ministeriale e/o di Governo, disposizioni che escludano in questa fase di emergenza nelle scuole prestazioni lavorative in presenza, ove le stesse non abbiano carattere di assoluta inderogabilità, prevedendo, al fine di ridurre al minimo il pericolo di contagi, la chiusura degli edifici scolastici in analogia a quanto potrebbe essere a breve previsto per analoghe situazioni che dovessero riguardare anche altre tipologie di attività produttive.
Roma, 13 marzo 2020