Da tempo i dirigenti scolastici rivendicano che la materia sicurezza nelle scuole venga risolta rivedendo una normativa contraddittoria che non è in grado di tutelare l’integrità dei lavoratori e degli alunni.
Gli accadimenti di cronaca, quasi giornaliera, sono la conferma di una legge sbagliata ritagliata sulle esigenze di tutti meno che dei dirigenti scolastici che la subiscono.
L’obiettivo principe di una Legge per la sicurezza, infatti, dovrebbe essere quello di tutelare e prevenire i danni alla salute, ragionando non per adempimenti ma definendo le responsabilità di ciascuno in termini chiari e concreti, sulla base della realtà fattuale.
La scuola non è un luogo di lavoro qualsiasi.
Occorre pertanto partire dalle sue specificità e sue particolarità tenendo conto della presenza dei minori, della densità di frequentazione nelle fasce orarie dedicate alle lezioni, della distribuzione degli spazi all’interno degli edifici e dell’articolazione territoriale di un istituto scolastico su più sedi e più comuni.
La scuola, diversamente dall’Ente proprietario, non dispone di un ufficio tecnico, né, salvo qualche eccezione fortunata, di personale con qualifiche tecniche e formazione specialistica sull’argomento, per cui è costretta ad avvalersi di un professionista esterno le cui concrete responsabilità, peraltro, non sono chiarite.
Il dirigente è un datore di lavoro anomalo perché ha competenze di gestione dell’attività scolastica, ma non ha controllo diretto sugli edifici, spesso aggravato dal grave problema delle reggenze, e non ha autonomi poteri di spesa. La qualifica di datore di lavoro attribuita al dirigente scolastico sulla base delle norme sull’autonomia scolastica, dal D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 come coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009 n. 106, non può comprendere la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto non esercita i poteri decisionali e di spesa che sono connaturati con il principio di responsabilità.
Occorre perciò individuare e attribuire in modo chiaro le responsabilità proprie del Dirigente Scolastico individuando chi debba assolvere quelle legate alla proprietà degli edifici che vanno in capo all’Ente preposto.
L’obiettivo che la Uil Scuola si prefigge è quello di garantire la sicurezza nelle scuole e liberare i dirigenti scolastici da ingiuste e incongrue responsabilità, consentendo loro di dedicarsi alle attività di Istituto che sono principalmente quelle di coordinamento didattico- educativo, la vera mission dirigenziale della Scuola.
Serve un intervento legislativo, per rendere effettiva e possibile la gestione della sicurezza sul luogo di lavoro con strumenti e modalità coerenti e concreti che trovano, a nostro parere, risposte nella comunità educante.
Uno dei problemi della norma in vigore sta nella scarsa chiarezza, frutto di una “contrattazione” legislativa gestita nell’ottica degli enti locali che per una loro capacità e posizione di contraente forte, hanno finito per scaricare le responsabilità sulla parte più debole dell’amministrazione.
In conclusione, la Uil Scuola dirigenza scolastica ritiene essenziale operare per la netta distinzione delle competenze dell’ente proprietario e del dirigente scolastico. Non possiamo essere inerti né spettatori passivi rispetto a vicende umane e professionali che colpiscono i dirigenti scolastici che quotidianamente, rischiano continue vessazioni, multe e conseguenze amministrative, civili ed anche penali di una responsabilità senza che abbiano gli strumenti per farvi fronte a cui non è certo sufficiente la solidarietà professionale ed umana.
La Uil Scuola oltre ad esprimere la propria solidarietà e vicinanza ai colleghi dirigenti scolastici, sarà ancor più determinata ai tavoli politici e di confronto che si annunciano per i prossimi giorni, per continuare quell’opera di convincimento e sensibilizzazione delle forze politiche che governano il nostro paese e che possono trovare le opportune modifiche legislative. Viceversa, rivendicheremo nell’ambito del rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei dirigenti scolastici la declaratoria del profilo professionale, diritti e doveri connessi, ivi compresi quelli della responsabilità della sicurezza nei luoghi di lavoro scolastici.