Le criticità relative alla posizione dei “diplomati magistrali”, immessi in ruolo con riserva e in attesa di sentenza definitiva, sono state al centro del confronto di questa mattina, tra sindacati e amministrazione, rappresentata dalla Dott.ssa Carmela Palumbo e dal dott. Rocco Pinneri.
Per la Uil Scuola hanno partecipato Pino Turi e Pasquale Proietti.
In apertura di confronto il Capo Dipartimento ha precisato che la situazione si presenta in modo complesso perché le posizioni giuridiche dei diplomati magistrali, configgono con i contro interessati che rivendicano il posto: non può esserci né contestualità di nomina, né due anni di servizio sullo stesso posto e le soluzioni a questo problema non possono essere di tipo amministrativo ma vanno ricercate in sede politica, al momento della conversione del Decreto Legge sul precariato.
Infatti, la difficoltà nell’individuare soluzioni al problema discende dal fatto che occorre trovare una mediazione tra opposti interessi entro gli ambiti giurisdizionali che ne rappresentano il percorso obbligato. L’obiettivo delle parti è quello di trovare soluzioni concordate che possano contemperare le esigenze di tutti.
La Uil scuola ha posto una questione di metodo e di merito: il problema non può essere delegato al Parlamento ma dovrà essere il Ministro, in sede di conversione del Decreto Legge, a farsene carico e proporre un accordo specifico che metta insieme le questioni dei maestri con quelle del percorso di abilitazione che deve trovare soluzioni legislative.
Le parti si ritroveranno nella mattinata di domani per continuare il confronto ed individuare possibili soluzioni condivise che meritano alcune verifiche interne all’amministrazione.
Qui di seguito la nota unitaria dei sindacati scuola:
Diplomati magistrali: prosegue il confronto con l’amministrazione. Il tavolo è aggiornato al 17 ottobre.
Sul tema delle possibili soluzioni rispetto alla proroga delle misure contenute nel Decreto dignità a tutela della continuità didattica il confronto con l’amministrazione proseguirà domani e il tavolo con ogni probabilità sarà riconvocato per le ore 11.00.
Si tratta di trovare delle soluzioni che vadano nella direzione di tutelare tutti i diversi lavoratori coinvolti.
Per questo motivo il MIUR valuterà le varie proposte prese in esame e riconvocherà le organizzazioni sindacali domani in mattinata.
I sindacati hanno ribadito la grande urgenza di una misura a tutela della continuità didattica, che verrebbe calpestata dai pronunciamenti in arrivo in corso d’anno, con il conseguente avvicendamento di insegnanti sulle cattedre, anche nei casi di sostegno, in cui famiglie e alunni coinvolti pagherebbero un prezzo inaccettabile.