La scuola non può essere terreno di scontro, figuriamoci tra le forze che sostengono la maggioranza
Un ritardo sconcertante – così Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, mette in evidenza il ritardo con cui si sta procedendo per la presentazione del decreto legge che dovrebbe creare condizioni e clima positivo per il nuovo anno scolastico.
Registriamo, invece, una situazione di stallo, un velo opaco che consente di creare le condizioni per accentuare un dannoso clima di scontro tra il personale precario che è lasciato nel limbo dell’incertezza. Precari due volte a pochi giorni dal nuovo anno scolastico.
Non vorremmo che il ritardo nasconda l’incapacità di trovare un accordo tra le forze che sostengono la maggioranza, con la scuola a fare da terreno di scontro mentre, invece, dovrebbe essere esente e rappresentare il futuro socio economico del paese.
Vogliamo vederci chiaro e chiamiamo l’Esecutivo alla responsabilità e al rispetto degli impegni assunti, sotto l’intesa di palazzo Chigi c’è la firma del premier Conte.
Sarà poi il dibattito parlamentare a definire le misure da assumere. Il decreto va presentato – conclude Turi – punto da cui partire è l’accordo sindacale di aprile.
Un accordo frutto di un intenso confronto durato molti mesi, forse troppi, che ha sviscerato ed analizzato in termini oggettivi le varie situazioni utili per fare funzionare il sistema e dare le dovute risposte ai lavoratori, docenti ed ATA che attendono fa troppo tempo.