L’azione positiva dei corpi intermedi sindacali, combinata con l’azione politica di confronto, anche aspro, ma di confronto su un percorso fortemente voluto, hanno portato alla soluzione di problemi complessi.
L’azione sindacale ha portato il risultato atteso.
Viene data attuazione all’impegno preso dal Presidente Conte, a nome dell’intero Governo, nell’intesa sottoscritta con i sindacati il 24 aprile scorso, alla quale hanno fatto seguito, nei giorni scorsi, gli incontri di natura tecnico-politica, per dare concreta soluzione all’intesa stessa.
Aver dato priorità, tra gli atri impegni, al precariato è un segnale di attenzione al personale della scuola e alla scuola stessa, che da questo ne trae giovamento in termini di continuità didattica e di stabilizzazione – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi dopo l’annuncio di questa mattina del Ministro Bussetti «di recepire la proposta unitaria presentata dai sindacati, che troviamo concreta, di buon senso e in linea con il contratto di governo».
La proposta dei sindacati, peraltro unitaria, è stata messa in piedi con criteri oggettivamente intesi a dare sostanza e soluzione – – aggiunge Turi – ad una situazione di emergenza che si era affacciata già lo scorso anno, quando oltre 32.000 posti restarono vuoti per mancanza di aspirati alla nomina in ruolo.
Un paradosso, aggravato, quest’anno dall’aumento dei pensionamenti dovuti anche a quota 100.
La proposta (il testo nel link ) dunque di una fase transitoria rivendicata dai sindacati – mette in rilevo Turi – è la soluzione.
Il resto è solo polemica inutile e atteggiamento pregiudiziale di che vede nella scuola il terreno di scontro politico.
Aver allineato domanda ed offerta, aver garantito i concorsi ordinari, aver messo in moto la fase transitoria, con doppia valutazione in entrata e in uscita, è un risultato – ribadisce Turi, fissando i punti centrali della proposta sindacale – chiude un perverso sistema in cui si perpetua il meccanismo del precariato, che se è un male endemico della società, per il sistema scolastico, è un fattore di instabilità dell’intero sistema che va aggredito e sconfitto.
Con questo provvedimento – aggiunge Turi – si creano le condizioni per farlo, a patto che i concorsi ordinari siano banditi con regolarità.
In questa occasione, inoltre si è visto come l’azione positiva dei corpi intermedi sindacali, combinata con l’azione politica di confronto anche aspro, ma di confronto, di un percorso fortemente voluto, abbia portato a soluzione problemi complessi, come quello della definizione degli interventi sul sistema scolastico, misure che lo stesso contratto di governo non riusciva a definire.
Ora si vada a completare l’iter per realizzare gli impegni che il Governo ha assunto sugli altri temi del confronto sindacale, coerentemente all’intesa del 24 aprile.
Qui di seguito la nota unitaria dei sindacati scuola
Su reclutamento e precariato un passo decisivo
Il confronto al MIUR dopo l’intesa di Palazzo Chigi del 24 aprile scorso comincia a dare buoni frutti su uno dei temi centrali dell’agenda sindacale, quello della stabilizzazione del lavoro precario.
La soluzione delineata nel comunicato del Ministro dell’Istruzione, con la volontà di recepire la proposta sindacale – peraltro puntuale e specifica -, pur in attesa di verificare come sarà formulato il provvedimento di legge cui si fa cenno è sicuramente un passo decisivo in avanti rispetto alle richieste formulate nella piattaforma della mobilitazione unitaria, ai contenuti dell’intesa col Governo e a quanto ribadito in sede di confronto al tavolo tematico su reclutamento e precariato.
Ora in tempi strettissimi attendiamo una nuova convocazione del tavolo per un esame approfondito e dettagliato di tutte le questioni che dovranno essere efficacemente tradotte nel testo da sottoporre all’esame delle Camere.
È chiaro che poi la palla passa alle decisioni politiche e alle responsabilità da assumere coerentemente anche in sede parlamentare. Ci attendiamo che il buon lavoro fatto dalle organizzazioni sindacali trovi in tale sede il giusto riscontro, nell’interesse delle tantissime persone che da anni sono in condizione di precarietà e della scuola stessa, che ha bisogno di poter contare sulla stabilità del personale per un’efficace programmazione della didattica e un’ottimale gestione del sistema scolastico.
Roma, 24 maggio 2019
FLC CGILFrancesco Sinopoli | CISL FSURMaddalena Gissi | UIL Scuola RUAGiuseppe Turi | SNALS ConfsalElvira Serafini |
GILDA UNAMSRino Di Meglio |