Oggi l’annuncio del Ministro Bussetti sul sì ai percorsi abilitanti speciali per i docenti con 3 anni di servizio. La notizia è stata data con un messaggio sul profilo FaceBook del Ministro Bussetti. Per maggiori dettagli sulla proposta abbiamo raggiunto al telefono Giuseppe D’Aprile, Segretario Nazionale della UIL Scuola.
Il comunicato di Bussetti sui Percorsi Abilitanti per docenti con tre annualità di servizio rappresenta un decisivo passo in avanti per la risoluzione del problema precariato. Siete soddisfatti?
Una soluzione per nulla scontata che arriva dopo numerosi incontri tra i rappresentanti del Governo e i sindacati rappresentativi, preceduti da assemblee e mobilitazioni territoriali e nazionali.
Per il comunicato del Ministro che comunque nei prossimi giorni dovrà trovare attuazione con atti legislativi concreti, non possiamo che essere soddisfatti.
Una vera e propria emergenza che, se non risolta, rischiava di avere conseguenze gravissime sull’avvio del prossimo anno scolastico.
Come più volte affermato si tratta di non disperdere l’esperienza, anche decennale, di molti insegnanti e soprattutto di garantire la continuità didattica agli alunni e mettere le scuole in condizione di funzionare al meglio.
Motivazioni troppo importanti che non potevano essere tralasciate dal Governo e che ci hanno visto, insieme alle altre organizzazioni sindacali rappresentative, determinati per raggiungere tale risultato.
Quali i prossimi passaggi a livello tecnico (MIUR – sindacati) e poi parlamentare?
Per ora si tratta solo di una dichiarazione sui social e, per questo, già nella prossima settimana incalzeremo il Ministro affinchè ci convochi al fine di concretizzare ed esplicitare quanto contenuto nella proposta dei sindacati.
E’ chiaro che occorreranno i necessari e soprattutto urgenti passaggi “tecnico/parlamentari” per dare attuazione alla proposta sindacale.
Nello specifico, la vostra proposta prevede una prima tranche di abilitazioni per circa 25.000 docenti. Può darci maggiori info sulla proposta?
Come noto i posti disponibili per il concorso della scuola secondaria sono circa 48.500 e sono così suddivisi: 24.250 (50%) a docenti con i requisiti ordinari (abilitati, 24 cfu …) e 24.250 ai precari con 3 annualità (50%)
L’obiettivo, secondo la nostra proposta, è permettere a tutti i docenti che hanno i requisiti delle 3 annualità (circa 55.000) di abilitarsi. Mentre coloro che rientrano nei 24.250 posti disponibili potranno accedere al percorso abilitante per trasformare il proprio contratto da tempo determinato a tempo indeterminato attraverso la fase transitoria.
I percorsi abilitanti saranno organizzati dalle università e, per far fronte all’elevato numero di aspiranti e soprattutto per consentire a tutti di abilitarsi, abbiamo richiesto che vengano organizzati anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche.
Alla fase transitoria potranno partecipare i docenti che hanno prestato servizio con contratto al 31 agosto/30 giugno o comunque per almeno 180 giorni non continuativi. Una delle tre annualità dovrà essere stata effettuata sulla classe di concorso per la quale si intende concorrere.
Ai percorsi abilitanti potranno partecipare anche docenti di ruolo per conseguire una ulteriore abilitazione utile per passaggio di cattedra/ruolo?
Certo. Abbiamo previsto la possibilità di ampliare i percorsi abilitanti speciali anche ai docenti già di ruolo, in subordine al personale precario.
Si prevede un percorso solo per le discipline curricolari o anche per il conseguimento della specializzazione di sostegno?
La procedura si svolgerà anche per il sostegno alla quale potrà accedere chi ha prestato almeno un anno di servizio su tale tipologia di posto. Anche questa una misura che abbiamo ritenuto necessaria che serve non solo a “coprire” tutti i posti vacanti e disponibili ma anche ad assicurare agli alunni diversamente abili insegnanti specializzati in tale attività didattica.
Come sarà strutturata la modalità che dall’abilitazione permetterà la stabilizzazione?
La nostra proposta, inoltre, prevede che gli aspiranti che parteciperanno alla fase transitoria presenteranno domanda in una Regione.
L’accesso, selettivo per soli titoli e servizi, è finalizzato alla copertura di tutti i posti disponibili all’interno della regione. I candidati che rientreranno nel contingente accederanno al PAS in quella regione e contestualmente lavoreranno con nomina su un posto disponibile e vacante (termine 31 agosto).
Se la valutazione di merito finale del percorso abilitante, che non determina un punteggio, sarà positiva si passerà all’immissione in ruolo con relativo anno di prova.
E coloro i quali non rientreranno nei 24.500 posti utili al passaggio di ruolo?
Questi aspiranti svolgeranno comunque il PAS nella regione/provincia nella quale sono inseriti nelle graduatorie di istituto e consentirà loro di abilitarsi.
Graduatorie da utilizzare dopo l’esaurimento delle corrispondenti graduatorie di merito del concorso 2018?
Come più volte dichiarato la sequenza delle immissioni in ruolo prevede prima le graduatorie di merito del concorso 2016, poi quelle del concorso 2018 e successivamente quelle del concorso straordinario.