Firma del contratto sulla mobilità e organici docenti e Ata: il report della riunione al Miur di oggi

La firma definitiva del contratto sulla mobilità e una prima informativa sugli organici del personale docente e ATA sono stati al centro dell’incontro tra organizzazioni sindacali e amministrazione. La delegazione del ministero è stata guidata dal capo dipartimento Dott.ssa Carmela Palumbo, per la UIL Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti, Antonello Lacchei e Mauro Panzieri. Nell’ipotesi presentata, ancora da verificare con gli Organi di controllo e la conferenza Stato/Regioni, sostanzialmente si conferma la dotazione dell’organico del corrente anno scolastico.

Personale docente

In attuazione della legge di bilancio 2019, che interviene su tempo pieno, istituti professionali e licei musicali, le dotazioni complessive sono aumentate di 3.369 così suddivise:

  • 2.000 per il Tempo pieno
  • 1169 per gli Istituti professionali
  • 400 per i Licei musicali

L’amministrazione ha presentato una nuova ripartizione dei 620.836 posti dell’attuale organico di diritto sulla base della variazione del numero degli alunni che vede una diminuzione di circa 60.000 unità. Questa riduzione potrebbe offrire la possibilità di migliorare il rapporto di alunni per classe in linea con quanto previsto dal disegno di legge in discussione in parlamento.
A questi si aggiungeranno i 48.812 posti in organico di potenziamento e i 15.232 posti in organico di fatto.

 

Variazione 2018/19 – 2019/20 derivanti dal numero degli alunni Istituti professionali Tempo pieno Musicali
Abruzzo -1 22 57 10 88
Basilicata -24 22 15 11 24
Calabria -77 52 81 20 76
Campania -247 155 276 88 272
Emilia 203 82 118 12 415
Friuli -23 35 35 5 52
Lazio 102 58 146 21 327
Liguria 39 24 35 7 105
Lombardia 192 158 262 46 658
Marche 15 31 59 7 112
Molise 0 4 14 2 20
Piemonte 40 102 112 24 278
Puglia -124 119 187 29 211
Sardegna -56 24 50 15 33
Sicilia -137 123 261 40 287
Toscana 65 80 90 34 269
Umbria 14 15 35 6 70
Veneto 19 63 167 23 272
  1169 2000 400 3569

I posti destinati al tempo pieno sono stati ripartiti con dei criteri che tengono conto dei livelli di saturazione dei vari territori per cui sono stati attribuiti complessivamente:

  • 729 al Nord
  • 330 al Centro
  • 941 al Sud

Da ciò consegue che l’assegnazione di tali posti sarà legata all’effettiva attivazione del tempo pieno nelle classi prime.
Per i Licei musicali i posti sono ripartiti secondo il numero degli alunni iscritti al primo biennio.
La risorsa aggiuntiva prevista per gli istituti professionali è stata assegnata per la prosecuzione delle attività del secondo anno.

Personale ATA

Al termine dell’attuale anno scolastico scade l’organico triennale del personale ATA ed è necessario programmare il fabbisogno per il prossimo triennio.
Il calo degli alunni registrato potrebbe determinare un effetto di riduzione sul numero complessivo dei posti.
Attraverso l’attuazione di quanto previsto dall’art. 3 comma 2 del decreto legislativo 66/2017, che tiene conto anche del numero di alunni portatori di handicap, il ministero conta di mantenere l’organico sugli stessi livelli dello scorso triennio.
Pertanto, l’eventuale riduzione di 437 assistenti e 1224 collaboratori dovuta al calo di 60.000 alunni, dovrebbe essere compensata dall’incremento sopra descritto.
Il quadro definitivo è subordinato all’interlocuzione con il MEF e sarà oggetto di una successiva informativa specifica.

Precari

Nel corso dell’incontro, la UIL Scuola, a fronte delle 40.000 domande di pensionamento comprese quelle di quota 100, e degli oltre 30.000 posti già vacanti che, sommati ai pensionamenti d’ufficio potrebbero arrivare a 80.000 posti da coprire per il prossimo anno scolastico, ha ribadito la richiesta di una soluzione straordinaria per la fase transitoria per tutti i docenti precari con almeno 36 mesi di servizio che preveda un concorso con la sola prova orale tenendo conto dell’esperienza maturata sul campo.
In assenza di provvedimenti urgenti da parte dell’amministrazione, c’è il rischio concreto che a settembre ci sarà un esponenziale aumento del precariato che avrà riflessi negativi sulla continuità didattica e quindi sulla qualità dell’insegnamento che il governo e la politica affermano di voler tutelare.
Serve un provvedimento legislativo, magari integrando l’emendamento ” Pittoni” al Decreto legge della “quota 100 che va in discussione per la definitiva approvazione alla Camera dei Deputati, in cui recuperare la fase transitoria di reclutamento che consenta a coloro che possono vantare almeno tre anni di servizio, l’accesso alla prova orale di un  concorso riservato. Contemporaneamente andrebbero sanate le posizioni dei docenti magistrali che non trovandosi nelle condizioni di poter partecipare allo specifico concorso straordinario, in via di definizione, sarebbero licenziate, pur avendo superato l’anno di formazione e prova.