Riportare la formazione in servizio del personale scolastico in capo all’autonomia delle singole scuole.
Valorizzare la potestà del collegio dei docenti, sulle risposte alle esigenze e alle scelte della più ampia comunità educante.
È questo il principio che ispirerà la UIL nel confronto per la definizione dei criteri di ripartizione delle risorse per la formazione in attuazione del contratto nazionale 2016-2018 che ha rimesso alla dimensione pattizia decisioni condivise, funzionali allo sviluppo della offerta formativa e all’adeguamento delle competenze professionali.
L’esperienza delle scuole polo ha mostrato inefficacia: decisioni calate dall’alto, ispirate a logiche di budget più che di reale ricaduta sugli operatori, attività vincolanti che hanno ignorato esigenze pur legittime di intere comunità professionali.
La nota miur 50912 del 19. 11.2018, ed il correlato verbale sottoscritto il 15 -11- 2018, evidenziano il senso di responsabilità assunto dalla UIL insieme alle altre organizzazioni sindacali, allo scopo di mettere fine ad un sistema poco trasparente di utilizzo dei fondi, quale conseguenza della legge 107/2015 e del DM 797/2016, adottati ignorando ogni forma di partecipazione alle decisioni delle rappresentanze dei lavoratori.
Lo strumento del confronto consentirà a partire dal 28 novembre di ragionare, prima che dei criteri, degli obiettivi e delle finalità che si intendono raggiungere attraverso una fondamentale leva dello sviluppo professionale di docenti e personale ATA. Tali procedure dovranno essere realizzate anche nelle singole realtà scolastiche in seno alle nuove relazioni sindacali che prevedono il confronto.