La diatriba politica non fa bene al regolare inizio dell’anno scolastico.
L’obbligatorietà dei vaccini come prerequisito per l’accesso alle scuole è sacrosanto e si deve applicare senza se e senza ma, ma la propaganda e lo scontro politico, sembrano voler scaricare le responsabilità letteralmente sulle istituzioni scolastiche e i suoi dirigenti, assunti inopinatamente ad uffici periferici delle ASL.
Le incertezze della politica e una mancata presa di posizione del MIUR, a proposito dell’accertamento relativo all’obbligatorietà dei vaccini, rischiano di (ri)mettere in discussione il regolare inizio dell’anno scolastico, almeno per tutti gli alunni nuovi iscritti ai nidi e alle materne.
Si tratta di numeri contenuti, visto che tale rischio non si pone per coloro che la scuola già la frequentano: la fase transitoria dell’autocertificazione che si vorrebbe reiterare per il prossimo anno, dovrebbe essere superata con la certificazione che doveva essere presentata obbligatoriamente già, nel precedente anno scolastico, con regolari certificati di vaccinazione, rilasciati dalle ASL di competenza.
Da qui la necessità di chiarezza e trasparenza degli indirizzi alle scuole, che considerano le vaccinazioni una conquista della scienza medica e di ciò ne fanno elemento di informazione e confronto con le famiglie, non possono, però farsi carico di decisioni e di responsabilità che ricadono solo ed esclusivamente sulla politica.
Certo non si può tollerare che con decisioni estemporanee si voglia sottrarre autonomia alle scuole nella formazione delle classi, che non è un mero atto amministrativo, ma una delle più qualificate decisioni didattiche a cui , normalmente, partecipano, tutte le componenti della comunità educante che guarda all’inclusione educativa e non sanitaria .
È questa una prerogativa cui le unità scolastiche non intendono rinunciare né derogare.
Lo tsunami che ultimamente ha inondato gli organi di stampa e le televisioni, mette in risalto una contrapposizione di tipo politico, utilizzata da alcuni per fare ‘audience’ e da altri per fare ‘propaganda’.
I dirigenti scolastici fanno rispettare le norme, con l’occhio esperto e specialistico di chi è attento alla continuità didattica, all’inclusione, al rispetto dell’eterogeneità: elementi indispensabili per la crescita e l’armonia cognitiva e emotiva dei nostri alunni.
Il contesto mediatico sempre più bollente, dovrebbe indurre ad un incontro unitario con Flc-Cgil e Cisl Scuola, incontro che la Uil Scuola Rua chiederà per un confronto con il Ministro della Pubblica Istruzione sulle iniziative che intende intraprendere, per dare certezza di comportamenti ai dirigenti scolastici su cui cade l’aspetto organizzativo della problematica.
Rosa Cirillo