Il Miur ha comunicato ieri le disponibilità analitiche per le immissioni in ruolo dei docenti (Il file nel link – di seguito riportiamo il resoconto della riunione della scorsa settimana).
Nella riunione con le organizzazioni sindacali il Miur ha comunicato il contingente complessivo delle nomine in ruolo per l’a.s 2018/19 che è riferito ai posti rimasti vacanti dopo i pensionamenti e i trasferimenti.
Se questi posti non fossero tutti coperti con l’autorizzazione del MEF, ci sarebbe un aumento “voluto” del precariato: le classi devono avere un docente a settembre per garantire il diritto allo studio. Classi che sono state già definite in organico di diritto. Addirittura oltre queste classi ci saranno, almeno per il sostegno, ulteriori posti disponibili che verranno coperti da personale precario o in assegnazione provvisoria.
Per il personale docente sono previsti 57.322 nomine in ruolo di cui 13.329 sul sostegno:
Scuola dell’infanzia 4.988 di cui 1.143 sul sostegno; scuola primaria 12.410 di cui 4.396 sul sostegno; I grado 20.999 di cui 6143 sul sostegno; II grado 18925 di cui 1647 sul sostegno.
La distribuzione territoriale nazionale risulta essere così distribuita:
Circa il 59% al nord;
Circa il 18% al centro;
Oltre il 22 % al sud.
Per il personale educativo sono previste 77 immissioni in ruolo.
Per il personale ATA circa 9.838, a fronte del doppio dei posti vacanti(16.891).
La UIL rivendica l’assunzione in ruolo su tutti i posti vacanti, anche del personale ATA che vedrebbe, contrariamente a ciò che avviene per i docenti, una parte di posti in organico di diritto non coperti.
Si tratta di scelte politiche inaccettabili, peraltro già sanzionate dalla giurisprudenza europea che vieta la reiterazioni dei contratti a termine che, a nostro parere, può essere superata solo se si pone fine all’assurda situazione per cui coesistono due organici, quello di diritto e quello di fatto e, per gli ATA, anche un terzo organico, ovvero di diritto non coperto e non utilizzato per le immissioni in ruolo.
Durante l’incontro l’Amministrazione ha illustrato alle organizzazioni sindacali la bozza delle istruzioni operative relative alle immissioni in ruolo.
La Uil scuola, in merito al personale di ruolo con clausola risolutiva ha ribadito che dovrà essere garantito agli stessi, in caso di esito negativo del contenzioso, il reinserimento in tutte le graduatorie da cui sono stati depennati all’atto dell’immissione in ruolo.
Ha altresì chiesto che sia garantito al personale già di ruolo di poter optare per una eventuale nuova immissione in ruolo, seppur con clausola risolutoria, e in caso di esito negativo del contenzioso, il ricollocamento nel ruolo di provenienza.
In merito invece alla nota Miur con la quale sono state fornite indicazioni agli uffici periferici rispetto alle date per ultimare le operazioni (24 luglio – 6 agosto), la Uil Scuola, non essendo ancora noti i contingenti per le immissioni in ruolo che saranno resi noti al massimo nella giornata di domani, ha chiesto tempi più lunghi per il corretto svolgimento dei procedimenti amministrativi, ritenendo che la data del 6 agosto non sia credibile.
L’amministrazione, accogliendo la richiesta della Uil, si è impegnata ad emanare una ulteriore comunicazione nella quale preciserà che le operazioni si dovranno concludere entro il 31/8 e non entro il 6 agosto.
Per la Uil Scuola hanno partecipato Giuseppe D’Aprile e Paolo Pizzo.