A seguito di ripetute richieste di confronto su una questione – il controllo delle domande di cessazione dal servizio del personale della scuola – che trascinandosi ulteriormente rischia di impattare in modo molto negativo sull’imminente avvio del nuovo anno scolastico, con gravi danni agli interessati e all’utenza, si è svolto questa mattina un incontro convocato dal Capo di Gabinetto del MIUR al quale ha partecipato, insieme ai funzionari degli uffici preposti, anche la Direttrice Generale dell’INPS.
L’allarme lanciato da Flc CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola nasce dal fatto che sono quasi 5000 le domande di cessazione dal servizio ancora ferme per i controlli in corso da parte dell’INPS, controlli che si trascinano da tempo con pesanti ricadute sui diretti interessati, ancora in attesa di sapere se potranno accedere alla pensione, ma anche sulla gestione delle operazioni di mobilità del personale, non essendo stata ancora acquisita la disponibilità dei posti liberati da chi potrebbe cessare dal servizio.
Da tempo abbiamo segnalato alcune delle criticità che stanno rallentando le procedure: si va da incongruenze del programma utilizzato dall’INPS per il conteggio dei servizi preruolo, impostato con un meccanismo penalizzante, a rigidità interpretative sulle norme riguardanti i riscatti in determinate situazioni (aspettative e congedi per motivi di famiglia, servizi in enti locali, ecc.), o ancora dalla mancanza di dialogo tra i sistemi informatici utilizzati dall’INPS e da altri enti o istituzioni (MIUR, MEF), rendendo impossibile effettuare rapidamente controlli incrociati.
Nonostante l’Istituto di Previdenza sostenga, come riportato anche nel comunicato diffuso insieme al MIUR, che il numero delle pratiche ad oggi non accolte sia inferiore a quello del 2017, le organizzazioni sindacali hanno rilevato che le novità introdotte da quest’anno nelle modalità di certificazione dei requisiti hanno comunque provocato un rallentamento significativo delle procedure, con impatto molto forte soprattutto nelle aree metropolitane, in particolare a Roma e a Milano. È stato perciò richiesto un impegno straordinario degli uffici provinciali dell’INPS, garantendo la disponibilità dei sindacati e dei loro Patronati a collaborare per accelerare quanto più possibile le verifiche in corso, ponendo così fine quanto prima a una situazione di attesa non giustificabile e non più tollerabile.
Che il dialogo tra i sistemi vada migliorato, rendendo possibile anche un’accelerazione dei tempi, è lo stesso comunicato congiunto MIUR – INPS ad ammetterlo; l’annuncio di interventi in questa direzione per le pratiche del 2019 è un’implicita conferma di quanto siano fondate le questioni sollevate dalle organizzazioni sindacali.
Pur avendo acquisito la disponibilità di tutti i soggetti presenti ad attivare i richiesti tavoli di confronto in sede locale, le Organizzazioni Sindacali si sono comunque riservate di seguire la via del contenzioso individuale e collettivo qualora ciò si rendesse necessario per la tutela degli interessati.
Roma, 17 luglio 2018
FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA
Francesco Sinopoli Maddalena Gissi Giuseppe Turi