Sono 7.479, di cui 6.107 nelle regioni del Nord, 1.004 nelle regioni del Centro e 368 in quelle del Sud, questo il numero complessivo di contratti di immissioni in ruolo dalle graduatorie ad esaurimento stipulati con i docenti diplomati magistrali destinatari di provvedimenti positivi che a seguito della sentenza del consiglio di Stato, si potranno trasformare in altrettante sentenze negative.
A questi si aggiungono 7.894 contratti fino al 30 giugno e 13.502, sempre a tempo determinato, conferiti dalla I fascia delle graduatorie d’istituto che dovranno trovare una soluzione. Questo l’oggetto dell’incontro tra l’Ufficio di Gabinetto del Miur e le organizzazioni sindacali.
Per la UIL scuola vanno trovate soluzioni in tempi rapidi. Poiché i tempi della politica e quelli della magistratura non coincidono con quelli della scuola, serve una risposta veloce che trovi soluzioni per il personale interessato e consenta un corretto avvio dell’anno scolastico.
Facciamo appello a tutte le forze parlamentari affinché considerino la scuola e l’istruzione un bene che va oltre le maggioranze e le minoranze e non lo considerino terreno di scontro politico, ma luogo di coesione ed unità.
Per questi motivi la soluzione deve essere politica e non può essere lasciata alla magistratura. La politica che deve assumersi la responsabilità di individuare le necessarie soluzioni che garantiscano il personale e gli studenti.
La UIL, ritiene che per tutto il personale interessato è necessario prevedere un percorso riservato sul modello di quello adottato per il personale già abilitato della scuola secondaria di secondo grado. Si deve trattare di un provvedimento che deve risolvere in radice la piaga del precariato che nella scuola è ancora troppo alta e discriminante.