Pubblicati prima dell’incontro gli orientamenti del Miur. Per la Uil Scuola serve una nota di chiarimento sulle scadenze e sulle procedure.
Gli orientamenti concernenti il piano triennale dell’offerta formativa sono stati oggetto di una circolare del Capo Dipartimenti dell’Istruzione, diramata alle scuole nei giorni scorsi, senza che fosse stata oggetto di confronto ed informativa sindacale.
La UIL ha chiesto il ritiro della nota, ovvero, una nota di chiarimento sulle scadenze e sulle procedure che nell’immediato le scuole devono rispettare:a partire dal decreto sulla valutazione e sugli esami di stato del primo ciclo di istruzione.
L’incontro , richiesto con urgenza dalla UIL, insieme agli altri sindacati, ha messo in evidenza gravi incursioni sull’autonomia scolastica della nota 1874 dell’11.10.2017, anche e paradossalmente contro alcuni passaggi ormai acquisiti della stessa legge 107/2015 che prevede una programmazione triennale dell’offerta formativa, una stabilità triennale degli organici, una disponibilità di un organico arricchito a supporto della piena attuazione dell’offerta; una nota che ha fornito un esito alquanto confuso.
Nell’ incontro la UIL ha espresso la propria contrarietà ad ogni atto che rimetta in discussione le attività programmate per quest’anno, come nei futuri due, la progettualità delle scuole, prescinde dalle reali scadenze progettuali fissate dalle norme che non considerano le specificità delle scuole e inducono ad un dirigismo burocratico che non porta i risultati attesi e rende inutile il lavoro di programmazione delle scuole, visto che si deve fare e disfare continuamente.
Ciò rischia di trasformare, infatti, le scuole in nuovi progettifici, dove l’inseguimento delle scadenze diventa prioritario rispetto all’attività didattica, in una continua rincorsa alle innovazioni, che si presentano senza lasciare gli spazi per una serena attuazione delle finalità e delle scadenze programmate autonomamente.
Soltanto le scadenze inerenti le modifiche al sistema di valutazione ed agli esami di stato del primo ciclo hanno diretto effetto sulle scuole del primo ciclo per il corrente anno.
Tutta la rimanente ricognizione normativa inerente l’attuazione dei decreti fissati al comma 181 della 107, pubblicati in gazzetta a maggio e ricapitolati nella nota 1874, per la UIL deve avere puro valore declaratorio, che più opportunamente avrebbe dovuto seguire i tempi di una informativa distesa alle organizzazioni sindacali, tra l’altro convocata per il 23 ottobre.
Netta la contrarietà della UIL Scuola a che venga predisposto un format standardizzato, che rendendo comparabili i PTOF delle diverse scuole, ne riduca ulteriormente gli spazi di autonomia.
Per la UIL è necessario il ritiro della nota o in alternativa, una nota sintetica di chiarimento che richiami sommariamente l’opportunità per le scuole di intervenire autonomamente sui PTOF entro il 31 ottobre di ogni anno qualora le stesse ne abbiano valutato l’esigenza. Solo in presenza di un chiaro quadro di riferimento sulla attuazione dei decreti legislativi potrà essere emanato un atto di sistema sui tempi di attuazione e nuove previsioni normative.
Non è infatti possibile che le scuole vivano nel continuo equivoco di ciò che va introdotto subito e ciò che sarà oggetto di successivi interventi.
La UIL ribadisce la proposta per cui ogni innovazione legislativa, dovrà esplicare i propri effetti solo a partire dall’anno successivo. Le scuole hanno l’esigenza che vengano rispettati i propri tempi.
All’incontro hanno partecipato Mauro Panzieri e Noemi Ranieri.