Per le assegnazioni sufficiente indicare una sola scuola del comune
Il giorno 3 agosto 2017 si è svolto un incontro tra i rappresentanti del Miur e le organizzazioni sindacali per la firma definitiva del CCNI sul passaggio dei docenti da ambito a scuola e sull’interpretazione autentica dell’art. 7 del CCNI relativo alle Assegnazioni provvisorie.
Per la UIL scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Paolo Pizzo.
CCNI passaggio da ambito a scuola
E’ stato firmato in modo definitivo il contratto che regola il passaggio del personale docente da ambito a scuola.
L’accordo sottoscritto, rispetto a quanto avvenuto lo scorso anno con atto unilaterale del Miur, ha introdotto elementi di oggettività sottraendo, di fatto, tutta la procedura alla discrezionalità dei dirigenti scolastici, restituendo centralità al collegio docenti.
La materia, riportata nell’alveo contrattuale, ha posto rimedio alle tante penalizzazioni subite lo scorso anno dai docenti.
Con questa firma è stato fatto un significativo passo avanti verso la riaffermazione del primato del contratto nella regolazione del rapporto di lavoro, in pratica una prima concreta attuazione dell’accordo del 30 novembre 2016.
Interpretazione autentica art. 7 Assegnazioni provvisorie
Su richiesta dei sindacati il Miur ha convocato un incontro di interpretazione autentica su alcune questioni relative al CCNI relativo alle assegnazioni provvisorie.
In particolare i sindacati avevano posto all’attenzione dell’amministrazione due problemi principali:
a) fare chiarezza rispetto all’indicazione dell’ordine delle scuole regolato dal comma 10 da inserire nel modulo di domanda. Ad avviso della UIL vengono penalizzati i docenti delle grandi città che, a differenza dei piccoli centri, sono stati costretti ad inserire tutte le scuole del comune di ricongiungimento senza avere la possibilità di esprimere scuole di altri comuni né tantomeno il codice dell’intera provincia;
b) i docenti non coniugati e senza figli che potevano chiedere il ricongiungimento solo ai genitori, sono stati penalizzati se non conviventi con gli stessi.
Sul primo punto l’amministrazione ha informato i sindacati di aver inviato agli uffici periferici una comunicazione con la quale precisava, convenendo con la posizione dei sindacati, che era sufficiente indicare anche una sola scuola del comune quando, pochi giorni prima, con una FAQ, aveva sostenuto esattamente il contrario.
Peccato che nessuno, ne’ i sindacati ne’ i docenti, sapesse nulla di tale comunicazione.
Sul secondo punto silenzio assoluto.
Per la UIL questo non è un modo corretto di procedere che ha ripercussioni negative sulla relazioni sindacali, soprattutto su materie contrattuali.
Questo modo di procedere e di affrontare i problemi danneggia i lavoratori e si scarica sulle singole Scuole che tra ritardi ed incertezze, non garantisce il normale funzionamento.
Per la UIL, considerati i tempi e che le domande sono ormai scadute, i due aspetti vanno ripresi e portati a soluzione nel modo di seguito indicato:
a) l’indicazione fornita agli USR che prevede la possibilità di indicare una sola scuola del comune di ricongiungimento prima di passare ad altri comuni va formalizzata e resa pubblica e con la dovuta flessibilità verificare le situazioni personali per evitare danni che sfocerebbero in un sicuro contenzioso;
b) per il ricongiungimento al genitore non è necessaria la convivenza.
Affinché le decisioni che verranno assunte producano effetti concreti sulle persone c’è bisogno di una parziale riapertura dei termini che rivendicheremo nel corso della procedura di interpretazione autentica, attualmente in atto, nei modi che l’amministrazione riterrà opportuni, per evitare pesanti penalizzazioni.
L’amministrazione si è impegnata in tempi brevissimi a riconvocare i sindacati sul merito delle questioni.
La UIL, in assenza di risultati precisi e concreti chiederà lo spostamento del confronto sul livello politico.