La direttiva generale del Governo che dovrebbe essere propedeutica all’avvio dei contratti, secondo le indiscrezioni che girano sui mass media, se confermata nella realtà , segnerebbe un notevole passo indietro rispetto all’accordo del 30 novembre e non favorirebbe la chiusura dei contratti del pubblico impiego bloccati da otto anni, anche se dobbiamo correttamente dire che ci sono aspetti positivi di cui tener conto.
Vogliamo precisare che la contrattazione, quella reale, si fa al tavolo delle trattative dove si confrontano sia la volontà del datore (direttiva) sia la volontà del sindacato (con le proprie proposte) e in quella sede la mediazione avviene per confronto e non per decreto.
Per evitare ogni equivoco, c’è una sola condizione per concludere i contratti per noi della UIL ed è il rispetto integrale dell’accordo del 30 novembre e non le sue interpretazioni negative.
Noi siamo pronti ad avviare il confronto ai tavoli con la massima serietà e responsabilità e speriamo che tutti gli attori facciano lo stesso.
Troppo tempo è passato da quando si è detto che erano stati chiusi i contratti dei lavoratoti pubblici e invece siamo ancora alla premessa. Non accetteremo ulteriori rinvii.