L’avvio della piattaforma SOFIA non può anticipare o blindare scelte in materia contrattuale
Dal 22 maggio il Miur ha aperto la piattaforma digitale S.O.F.I.A. (Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento). I docenti possono accedere al catalogo delle iniziative di formazione realizzate sia dagli enti/associazioni accreditati/qualificati tra cui Irase, sia a quelle proposte dai soggetti di per sé qualificati per la formazione (ad esempio le istituzioni scolastiche statali e le Università ).
Per accedere alla piattaforma, dalla quale scegliere iniziative formative a cui iscriversi, i docenti devono procedere tramite il profilo di discente al portale sofia.istruzione.it utilizzando le proprie credenziali di accesso ad istanze on line e confermando l’iscrizione attraverso il proprio indirizzo di posta elettronica “@istruzione.it“
>>> L’incontro al MIUR
Successivamente all’apertura della piattaforma, il 25 maggio, le organizzazioni sindacali hanno incontrato i rappresentanti del direzione generale del personale preposta alla gestione ed agli utilizzi della piattaforma per porre alcune delicate questioni che hanno trovato nella successiva nota del primo giugno un parziale riconoscimento.
Nell’incontro la UIL ha posto i seguenti problemi :
- Configurazione e durata delle attività di formazione;
- Modalità di attestazione dei percorsi formativi
- Documentazione delle iniziative formative del docente
- Carattere sperimentale della nuova procedura.
>>> Rapporto tra la piattaforma SOFIA e il portfolio professionale docente: per la UIL non c’è automatismo
Le attività svolte nella piattaforma non confluiranno nel PORTFOLIO professionale del docente; fino a definizione contrattuale le attività formative mantengono un carattere personale, sono finalizzate ad agevolare il docente nella predisposizione di un proprio curricolo professionale, per raccogliere le attività svolte e per impostare, su queste basi una successiva formazione; la piattaforma registra unicamente il quadro delle iniziative formative cui un docente intende partecipare (o ha partecipato).
L’utilizzo della piattaforma e le sue eventuali ricadute assumono il carattere sperimentale
L’Amministrazione ha riconosciuto, come sostenuto dalla UIL, il carattere sperimentale dell’utilizzo della piattaforma e delle attività ad essa connesse. Sarà il CCNL a definire nella portata complessiva le ricadute della formazione sulla professionalità e sulla funzione docente.
Configurazione e durata delle attività di formazione.
Secondo la UIL la legge 107/2015 non può entrare in conflitto con l’attuale ordinamento contrattuale
Per la UIL la soluzione al problema adottata dal MIUR non è soddisfacente in quanto non può essere l’istituzione scolastica, seppur in coerenza con le scelte del Collegio dei docenti, a modulare e quantificare l’impegno in relazione alla tipologia delle attività previste nel piano della formazione.
Il mancato rinnovo non rende possibile introdurre in modo unilaterale l’obbligatorietà della formazione per il personale scolastico tutto, né tale obbligo per i docenti può essere definito in relazione a quello fissato per gli enti che offrono formazione di predisporre percorsi formativi della durata di 20 ore.
Da un lato è corretto che l’amministrazione verifichi la capacità dei suddetti enti di offrire iniziative di elevata qualità al personale, ma da tale requisito non può discendere in automatico il principio che la formazione obbligatoria vada calcolata sulla stessa base quantitativa.
Secondo quanto previsto dal CCNL la scuola è tenuta a definire le diverse opzioni formative ma non può in alcun modo quantificarne il relativo obbligo. La partecipazione o meno alle attività di formazione è invece rimesso, ancora in questa fase, alle modalità ed ai criteri che regolano lo svolgimento delle attività funzionali all’insegnamento.
I collegi e i singoli docenti, anche tramite le RSU sono invitati a far rispettare quanto il vigente CCNL stabilisce in materia.
>>> Modalità di attestazione dei percorsi formativi
Stante questa situazione il Miur ha accolto la proposta della UIL di consentire di posizionare in piattaforma sia da parte delle scuole sia da parte dei soggetti accreditati e qualificati iniziative di durata diversa rispetto a quella originariamente prevista (20 ore) .
 La conseguente attestazione delle attività svolte darà conto della durata e delle caratteristiche del percorso formativo (lezioni, laboratori, on-line, ricerca-azione, etc.). A tal fine sarà presto disponibile in piattaforma un format standardizzato di attestazione.
La UIL ha ottenuto inoltre che , in considerazione dell’adozione del piano in corso di anno scolastico e della apertura della piattaforma S.O.F.I.A. pressoché a conclusione dello stesso anno, in fase di prima operatività , sarà a breve attivata una funzionalità aggiuntiva che consentirà di inserire e documentare anche attività formative svolte nel corso dell’anno scolastico 2016-2017, se progettate nel rispetto delle norme vigenti.
Sarà possibile inserire iniziative formative organizzate dalle diverse articolazioni dell’Amministrazione scolastica (MIUR, USR, UAT), da enti i cui corsi sono riconosciuti a livello regionale, nonché da soggetti di per sé accreditati e qualificati in via di registrazione sulla piattaforma.