Turi: urgente l’apertura del negoziato per regole che riportino serenità nelle scuole
E’ il rinnovo del contratto, uno dei temi giudicati più urgenti dai segretari Uil Scuola riuniti a Montecatini per l’esecutivo nazionale del sindacato. Un blocco giudicato non più sostenibile, per più ragioni – hanno detto nei loro interventi i segretari provenienti da tutte le regioni – perché accanto a stipendi fermi da troppo tempo, ci sono gli effetti diretti sul lavoro delle persone prodotti dalla legge 107.
Un cambio di clima preoccupante che – secondo la Uil Scuola – può essere superato attraverso un nuovo contratto che riesca a definire migliori condizioni di lavoro. Con il testo unico sul pubblico impiego si è tracciato un percorso – ha detto Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, nella sua relazione conclusiva.
Superare il sistema disegnato da Brunetta significa passare da un impianto che rinviava alla legge per regolare il lavoro delle persone, e scegliere un sistema nel quale il rapporto di lavoro è definito e regolato dal contratto.
I contratti non sono un momento ideologico – ha detto ancora Turi – sono un momento di confronto nel quale si trovano soluzioni condivise. Il ministro Madia si è impegnata ad inviare all’Aran l’atto di indirizzo per aprire il negoziato per il rinnovo contrattuale. Si faccia presto.
Anche per il contratto integrativo sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, che si sta mettendo a punto in questi giorni – si legge nel documento conclusivo – va trovato il giusto equilibrio, che solo la contrattazione può realizzare, tra le legittime esigenze di mobilità del personale e la garanzia di continuità didattica degli alunni che va garantita in coerenza con la ratio della legge, senza bisogno di blocchi e inutili divieti punitivi.