PINO TURI, SEGRETARIO GENERALE UIL SCUOLA: «IL 4 OTTOBRE AL MIUR CHIEDIAMO DI RIFARE I TRASFERIMENTI DELLA MOBILITA’ PER L’ANNO PROSSIMO».

Il segretario generale Uil Scuola, Pino Turi è intervenuto a Bologna all’incontro con i segretari territoriali e le rsu della Uil Scuola di Emilia-Romagna, Marche, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto.

Riunione operativa oggi, all’Hotel Europa, a Bologna dei segretari territoriali e delle Rsu della Uil Scuola di Emilia-Romagna, Marche, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto.

Dopo i saluti del segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani e l’intervento di apertura del segretario regionale della Uil Scuola Emilia Romagna, Giuseppe D’Aprile, è intervenuto il segretario generale Uil Scuola, Pino Turi.

«Abbiamo scritto una lettera unitaria al Presidente della Repubblica in vista dell’incontro con il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini in programma per il 4 Ottobre 2016 – ha esordito Turi -. E lì vedremo la vera volontà politica del Governo di riaprire relazioni sindacali positivi e rimediare tutti i guasti e gli errori della legge 107.

Siamo alla vigilia del rinnovo del contratto e quella è la sede per rimettere in carreggiata un treno ormai deragliato».

E’ ormai evidente che «la legge 107 è stata scritta male e attuata peggio.

E’ irrealizzabile. Ora c’è la possibilità del Governo di ricucire con il mondo della scuola una frattura profonda». Del resto «le soluzioni si trovano se c’è la volontà politica di farlo.

Noi non chiediamo una modifica della legge: a quello ci penserà il Parlamento.
Siccome questa legge non è altro che un’invasione di campo nella materia contrattuale, chiediamo si riportino, nell’alveo del contratto, tutte le materie inerenti ad esso – esorta il segretario generale Uil Scuola, Turi -.

Ricordo che le norme contrattuali hanno forza di legge. Il contratto è un elemento flessibile perché si può adeguare alla realtà. La legge 107 è, invece, rigida, non guarda alla realtà. E i suoi effetti sono sotto gli occhi di tutti».

Il 4 Ottobre, «la prima cosa che chiederemo al Ministro dell’Istruzione è che vengano rifatti tutti i trasferimenti della mobilità perché lì si annidano moltissimi errori.

Ovviamente ciò ora per allora. L’anno scolastico per noi è sacro, le famiglie hanno diritto ad avere certezze. Ormai è partito così e non si tocca. Ecco perché chiederemo di mettere a posto le situazioni».

Tutto ciò, conclude Turi, «non lo facciamo per spostare le persone in corso d’anno, ma per ripristinare la situazione giuridica delle persone l’anno prossimo. Così si restituisce il diritto a chi ce l’ha. Con questa impostazione andremo dal Ministro. Ci sono stati troppi pasticci che di certo non creano un ambiente sereno e danno adito ai ricorsi. La
magistratura non può essere chiamata a gestire una simile fase, è compito del Governo.
Vediamo se c’è la volontà politica di ripristinare i diritti delle persone».